lunedì 12 marzo 2012

Tempi duri per il fumetto



Negli ultimi tempi il mondo del fumetto è stato scosso da grosse perdite. Il 10 marzo abbiamo perso il grandissimo Jean Giraud, meglio conosciuto come Moebius. Uno degli autori più poliedrici e influenti di sempre, un fumettista di rara bravura e sensibilità.
Ha spaziato dal genere Western sino al fantascientifico, può vantare collaborazioni con la Marvel, memorabile il suo Silver Surfer in coppia con Stan Lee, e con il Giappone con Ikaru, insieme al Magaka Jiro Taniguchi, dove questa volta non disegna, ma scrive i testi, dimostrando, ancora una volta, la sua estrema poliedricità.
Nel 1975 fonda, insieme ad altri autori una casa editrice di nome Les Humanoïdes Associés pubblicando la storica rivista Métal Hurlant, le cui opere diventano poi fonte di ispirazione per molti artisti e cineasti tra cui Ridley Scott per il suo Blade Runner.
Non tutti sanno che la sua arte è arrivata anche al cinema, ha infatti collaborato a opere quali Tron, Alien, Abyss e il quinto elemento. Se ne va quindi una parte veramente fondamentale del fumetto mondiale le cui opere dovrebbero essere assimilate da chiunque voglia avvicinarsi alla 9a arte.





Proprio di ieri la notizia della scomparsa di Maria Grazia Perini, meglio conosciuta come MGP. (Destino vuole che il suo nome, pochi anni fa, è stato affiancato a Sergio Bonelli, anche lui scomparso di recente).
Chi è cresciuto a pane e fumetti Corno come me, si ricorderà il suo contributo a quella casa editrice. Infatti curò la traduzione di molte testate Marvel, non che la loro rubrica della posta, sceneggiò alcuni episodi di KriminalSatanik e Daniel.
Inoltre si occupò personalmente di riviste come Il corriere della paura, Eureka e molte altre.
In tempi più recenti lavorò poi per il Corriere dei piccoli, nel mensile Snoopy, nelle collane librerie Rizzoli Junior e Milano Libri.

Ultimamente ho incrociato MGP su Facebook, e sono rimasto colpito dall'umanità che riusciva a trasmettere al prossimo. Dalla forza con cui ha affrontato una malattia che purtroppo non le ha lasciato scampo.
Mi dispiace soltanto per alcune polemiche legate ad uno dei suoi "mentori", polemiche che spero cadano presto nell'oblio e lascino spazio ai bei ricordi di un'epoca che purtroppo non c'è più.

2 commenti:

  1. Speriamo nelle nuove leve,non possiamo fare altro anche se in tutti i settori dei media stiamo assistendo ad un impoverimento culturale senza precedenti.:-(

    RispondiElimina