mercoledì 25 settembre 2019

Sette curiosità su: C'era una volta a... Hollywood




C'era una volta a... Hollywood, l'ultimo film di Quentin Tarantino sta dividendo pubblico e parte della critica. Ho quindi deciso di fare una video recensione senza spoiler, così da darvi il mio punto di vista sul film del momento.

Giusto per non ripetermi, ecco a voi 7 curiosità sulla pellicola e su ciò che vi ruota intorno, in calce trovate la mia video recensione:




1) Il film ha tra i protagonisti Sharon Tate interpretata da Margot Robbie, sfortunata attrice massacrata dalla "Manson Family" di Charles Manson. L'allora marito Roman Polanski, inizialmente ha sospettato dell'omicidio nientemeno che Bruce Lee. Il motivo?  I killer – avevano dimenticato un paio di occhiali da vista nella casa di Cielo Drive dove avvenne la mattanza della Tate, e una mattina, Bruce Lee casualmente accennò a Roman Polanski: “Ho perso i miei occhiali“Inoltre Lee ha allenato la Tate, come si vede anche nel film di Tarantino, per prepararla al ruolo in The Wrecking Crew da noi Missione compiuta stop. Bacioni Matt Helm, quindi in qualche modo Polanski inizialmente pensò al movente della gelosia.




2) Mike Moh, in C'era una volta a... Hollywood, interpreta nientemeno che Bruce Lee. Non tutti sanno che precedentemente ha interpretato l'iconico ruolo di Ryu di Street Fighter in 2 web serie.
Originariamente la tanto discussa sequenza di combattimento tra Cliff Booth e Bruce Lee doveva essere più lunga. Sia Brad Pitt che il coreografo Robert Alonzo, si dimostrarono insofferenti nel far vedere un tale idolo battuto seppur nella finzione cinematografica, quindi Tarantino accolse le loro richieste e accorció la scena. Il film è stato comunque bandito dalla Cina che ha chiesto espressamente a Tarantino di tagliare tutta la sequenza riguardante Bruce Lee perché lo rappresenterebbe in modo offensivo, il regista si è rifiutato di accogliere la richiesta, anzi, va dicendo che la sua rappresentazione di Lee è piuttosto veritiera, per questo si è attirato il disappunto anche di Shannon Lee e di ex allievi di Bruce, in particolare Dan Inosanto e Kareem Abdul-Jabbar.

3) Per il personaggio interpretato da Brad Pitt, Cliff Booth, Tarantino si è ispirato a Billy Jack, eroe d'azione dal passato simile interpretato da Thomas Laughlin in quattro film dal 1967 al 1977. Per le sue abilità e il lavoro da stuntman nella Hollywood di fine anni sessanta, ha preso invece ispirazione da figure realmente esistite come Gary Kent, e Gene LeBell, artista marziale assunto come controfigura per la serie televisiva Il Calabrone Verde (1966–1967) poiché era uno dei pochi a riuscire a tener testa a Bruce Lee sul set. Del rapporto tra LeBell e Lee ne parlo anche nella mia videorecensione. A oggi ci sono versioni un po' discordanti sul loro primo incontro, ma una cosa è quasi certa, LeBell ha insegnato a Lee i rudimenti delle prese Judo. 

4) Per il personaggio di Leonardo Di Caprio, Rick Dalton, Tarantino ha preso spunto dall'attore Ty Hardin per quanto riguarda la transizione di Dalton da serie televisive western statunitensi agli spaghetti western, mentre tra le altre fonti d'ispirazione ci sono stati Ralph Meeker, George Maharis, Edd Byrnes, Tab Hunter, Vince Edwards e Fabian Forte
Per Bounty Law, la serie televisiva in cui recita Dalton, si è ispirato allo stile di Ricercato vivo o morto (1958–1961) con Steve McQueen, ulteriore fonte d'ispirazione per il personaggio.
 Il rapporto d'amicizia con Cliff Booth è basato invece su quello tra Burt Reynolds e il suo stuntman Hal Needham, che hanno anche ispirato alcuni tratti dei relativi personaggi.

5) A proposito di Burt Reynolds, inizialmente doveva apparire nel film, Il ruolo pensato per lui era quello del proprietario del ranch della Manson Family. Il celebre attore è però deceduto il 6 settembre 2018, avendo il tempo di prendere parte alle prove ma non di girare le proprie scene. Il ruolo è stato infine assegnato a Bruce Dern.





6) Il film è anche l'ultima apparizione cinematografica di Luke Perry, che qui fa un piccolo ruolo accanto a un gigantesco Di Caprio, segnalo inoltre l'apparizione del figlio di Perry: Jack, per la prima volta sul grande schermo.



7)  Nicholas Hammond, attore famoso per aver interpretato per la prima volta Spiderman in una serie tv, qui appare nel ruolo del regista Sam Wanamaker (realmente esistito).




Video recensione dal mio canale YouTube:


giovedì 12 settembre 2019

Mademoiselle di Park Chan Wook


"Ma è bella? - Un'orfana. Suo padre era ricco. Presto si innamorerà di me e fuggiremo in Giappone".



Finalmente sono riuscito a vedere l'ultimo film di Park Chan Wook, uno dei miei registi preferiti in assoluto. Già autore della trilogia della vendetta di cui fa parte il mai troppo acclamato Old Boy.

Mademoiselle, in realtà è uscito nel 2016, mentre da noi il 29 agosto 2019, direi in considerevole ritardo. Pazienza l'attesa ne è valsa la pena.
Il regista non è uno che fa film a nastro, l'ultima volta lo abbiamo visto alle prese con Stoker, film del 2013 di respiro internazionale che in realtà non ha totalmente corrisposto le mie aspettative.
Questo Mademoiselle trovo che sia meno commerciale, più in linea con le precedenti opere di Park, quelle che più gli sono congeniali.

Tratto liberamente da un romanzo inglese di Sarah Wathers chiamato Ladra
Sposta l'ambientazione rispetto al libro dall'inghilterra alla Corea degli anni '30 durante l'occupazione giapponese. Parla fondamentalmente dello svolgimento di una truffa ai danni di una ricca ereditiera, Hideko, tenuta in scacco dallo zio e costretta da lui a leggere preziosi libri erotici a un gruppo di pervertiti. 
L'inganno consiste nel far innamorare la nobildonna di un truffatore, il sedicente conte Fujiwara, mediante l'aiuto di una dama di compagnia da egli introdotta, Sook-hee, una ragazza giovane e apparentemente molto sprovveduta, tutto questo per farla sposare con Fujiwara in modo da intestarsi il denaro della donna e spartirselo con Sook-hee, non prima di averla dichiarata pazza, facemdola poi interdire in un maniconio.
Il losco piano andrà però incontro a imprevisti totalmente inaspettati che sapranno tener alta l'attenzione dello spettatore.

Al solito nei film di Park non tutto è come sembra. Il film è diviso in tre parti, la prima più introduttiva, una seconda che in qualche modo riprende la prima con una prospettiva diversa, e la parte finale, l'epilogo.


Siamo davanti a un'opera visivamente eccezionale, con una fotografia stupenda, costumi fantastici, una sontuosa colonna sonora, regia a dir poco perfetta. Un film che funziona come una bomba a orologeria, dove nulla viene lasciato al caso, con un finale perfetto. 
Certo, può apparire un po' lento in alcuni frangenti, e la durata di due ore e mezza può scoraggiare molti, ma vi assicuro che è molto coinvolgente, sino alla fine riesce a tenere alta l'attenzione dello spettatore. Siamo davanti a una delle opere più intense degli ultimi anni, di grande impatto artistico. 

Questo è un film particolarmente incentrato sulla figura femminile, vagina centrico, l'uomo quasi un inutile orpello viene presentato come gretto, violento, in preda ai suoi istinti e poco scaltro. 
Un inno alla libertà e alla forza femminile che si ribella ai soprusi maschili.
Nonostante l'innata sensualità delle scene proposte non vi è mai volgarità, c'è un tocco così soave anche nelle sequenze più spinte che non mi sono mai apparse fuori luogo, le due protagoniste sono a dir poco splendide insieme.
Segnalo le ottime interpretazioni dei protagonisti, in particolare la conturbante Kim Min-hee nei panni di Hideko. Il film nonostante le tinte thriller sa regalare anche momenti ironici, dove si prende in giro quasi facendo l'occhiolino allo spettatore. 


In conclusione: Mademoiselle è assolutamente da vedere e rivedere. Un Park Chan Wook in grandissimo spolvero.
Spero che il distributore gli renda merito con una bella edizione in blu-ray, intanto:
ANDATE AL CINEMA A VEDERLO!

Video recensione dal mio canale YouTube:






martedì 3 settembre 2019

Viaggio nell'arte Toscana

Questa estate mi sono dedicato in particolar modo alla cultura, visto che ho avuto l'occasione di andare a Firenze, mi sono fatto quasi un mese di immersione in tutto ciò che ha da offrire: arte, bellezza, e buona cucina in primis.

Ho quindi confezionato un video, "vlog", della mia esperienza.
Certo, non ho potuto o voluto mettere tutto. Tipo sono stato agli Uffizi, ma più che foto non ho fatto, mi sono infatti goduto la prima parte della vacanza senza avere il pensiero di dover per forza fare dei video. Nonostante questo alla fine ho raccolto circa un'ora e mezza di materiale, è stato molto difficile e laborioso condensare tutto in questi venti minuti che potete trovare in calce a questo mio post.

Voglio citare alcuni posti che proprio non sono riuscito a inserire nel video, anche per una questione di tempo, fra tutti: Vallombrosa, una meravigliosa oasi di pace e verde, a circa cinquanta km da Firenze, un luogo così rilassato, così bello che ci avrei passato la vacanza, senza contare che non  fa caldo visto che è piuttosto in alto. Il parco dedicato a Pinocchio a Collodi, un bel posto, certo le attrazioni non sono il suo punto forte, ma l'area ha molto fascino e offre belle possibilità, soprattutto per i più piccoli. Nota di demerito per il locale attiguo, il Gambero Rosso, davvero attese bibliche, ok che ci sono stato a Ferragosto, ma non ho mai visto una cosa simile.

Sono stato anche ad Hard Rock Café di Firenze, mi piacerebbe tanto un locale simile a Milano. Davvero bello, un po' caro ma le porzioni sono più che abbondanti.

In conclusione la Toscana si è presa un pezzettino del mio cuore, complice la sua arte, i suoi paesaggi, il buon cibo, la sua innegabile bellezza.
Ci tengo in particolar modo a ringraziare Chiara e la sua famiglia per avermi fatto sentire davvero a casa.

Buona visione!