giovedì 12 settembre 2019

Mademoiselle di Park Chan Wook


"Ma è bella? - Un'orfana. Suo padre era ricco. Presto si innamorerà di me e fuggiremo in Giappone".



Finalmente sono riuscito a vedere l'ultimo film di Park Chan Wook, uno dei miei registi preferiti in assoluto. Già autore della trilogia della vendetta di cui fa parte il mai troppo acclamato Old Boy.

Mademoiselle, in realtà è uscito nel 2016, mentre da noi il 29 agosto 2019, direi in considerevole ritardo. Pazienza l'attesa ne è valsa la pena.
Il regista non è uno che fa film a nastro, l'ultima volta lo abbiamo visto alle prese con Stoker, film del 2013 di respiro internazionale che in realtà non ha totalmente corrisposto le mie aspettative.
Questo Mademoiselle trovo che sia meno commerciale, più in linea con le precedenti opere di Park, quelle che più gli sono congeniali.

Tratto liberamente da un romanzo inglese di Sarah Wathers chiamato Ladra
Sposta l'ambientazione rispetto al libro dall'inghilterra alla Corea degli anni '30 durante l'occupazione giapponese. Parla fondamentalmente dello svolgimento di una truffa ai danni di una ricca ereditiera, Hideko, tenuta in scacco dallo zio e costretta da lui a leggere preziosi libri erotici a un gruppo di pervertiti. 
L'inganno consiste nel far innamorare la nobildonna di un truffatore, il sedicente conte Fujiwara, mediante l'aiuto di una dama di compagnia da egli introdotta, Sook-hee, una ragazza giovane e apparentemente molto sprovveduta, tutto questo per farla sposare con Fujiwara in modo da intestarsi il denaro della donna e spartirselo con Sook-hee, non prima di averla dichiarata pazza, facemdola poi interdire in un maniconio.
Il losco piano andrà però incontro a imprevisti totalmente inaspettati che sapranno tener alta l'attenzione dello spettatore.

Al solito nei film di Park non tutto è come sembra. Il film è diviso in tre parti, la prima più introduttiva, una seconda che in qualche modo riprende la prima con una prospettiva diversa, e la parte finale, l'epilogo.


Siamo davanti a un'opera visivamente eccezionale, con una fotografia stupenda, costumi fantastici, una sontuosa colonna sonora, regia a dir poco perfetta. Un film che funziona come una bomba a orologeria, dove nulla viene lasciato al caso, con un finale perfetto. 
Certo, può apparire un po' lento in alcuni frangenti, e la durata di due ore e mezza può scoraggiare molti, ma vi assicuro che è molto coinvolgente, sino alla fine riesce a tenere alta l'attenzione dello spettatore. Siamo davanti a una delle opere più intense degli ultimi anni, di grande impatto artistico. 

Questo è un film particolarmente incentrato sulla figura femminile, vagina centrico, l'uomo quasi un inutile orpello viene presentato come gretto, violento, in preda ai suoi istinti e poco scaltro. 
Un inno alla libertà e alla forza femminile che si ribella ai soprusi maschili.
Nonostante l'innata sensualità delle scene proposte non vi è mai volgarità, c'è un tocco così soave anche nelle sequenze più spinte che non mi sono mai apparse fuori luogo, le due protagoniste sono a dir poco splendide insieme.
Segnalo le ottime interpretazioni dei protagonisti, in particolare la conturbante Kim Min-hee nei panni di Hideko. Il film nonostante le tinte thriller sa regalare anche momenti ironici, dove si prende in giro quasi facendo l'occhiolino allo spettatore. 


In conclusione: Mademoiselle è assolutamente da vedere e rivedere. Un Park Chan Wook in grandissimo spolvero.
Spero che il distributore gli renda merito con una bella edizione in blu-ray, intanto:
ANDATE AL CINEMA A VEDERLO!

Video recensione dal mio canale YouTube:






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