La morte di Amy Winehouse mi ha colpito. Nonostante tutto speravo sempre che si potesse riprendere, che potesse rialzarsi e uscire dalla droga e dalla depressione in cui era caduta ormai da anni.
Vedere un'artista di talento, una persona, bruciarsi è sempre una cosa desolante. Purtroppo Amy ha ripercorso la via che tanti altri prima di lei avevano già intrapreso. L'autodistruzione è una cosa comune a molti artisti e ora non dovrebbe stare a noi giudicare, semmai cercare di trarne un insegnamento, se è possibile.
Scrivo questo perché sono rammaricato da un atteggiamento che sto leggendo spesso in queste ore sul web: "Amy se l'è cercata, è stata stupida, quindi non merita nessuna compassione".
Auguro a queste persone di non avere mai un famigliare drogato, mai nessuno vicino con problemi di dipendenze... purtroppo sono cose che ho vissuto e so bene quali mostri si celano dietro a certe situazioni... è troppo facile giudicare, troppo facile sparare sentenze.
Ciao Amy. Spero che almeno ora tu possa aver trovato la pace che non hai trovato in vita.
Voglio ricordarti così: