lunedì 27 novembre 2017

Ciao Alita



Quando sei arrivata nella mia vita, ormai nel lontano 2003, mai avrei immaginato che tu potessi entrarmi tanto nel cuore. Devi sapere, cara Alita mia, che ho sempre preferito i gatti a voi cani. Ero quindi piuttosto reticente quando ti portarono a casa. I primi tempi continuavi ad abbaiare dietro ai due gatti che allora vivevano con noi, e mi ci è voluto tempo per imparare a convivere con te e le tue esigenze. Quando è morto papà, nel 2006, sono diventato a tutti gli effetti il tuo padrone, il tuo vero e proprio punto di riferimento e ogni volta che ti ho volto lo sguardo mi stavi già guardando a tua volta. Il tuo sguardo ha sempre trasmesso solo una cosa nei miei riguardi: amore.
Amore incondizionato, un amore così trascendentale che so bene che non proverò mai più in tutta la mia vita e che solo voi esseri evoluti sapete dare.

Te ne sei andata in modo così repentino, lo stesso in cui sei arrivata ad illuminare la mia vita. Sei stata la mia compagna più devota, sempre pronta ad accogliermi e a starmi vicino, che io fossi triste, nervoso, non è mai importato per te, a te è sempre interessata solo la mia presenza.
Andandotene ti sei portata via un pezzo del mio cuore, quel pezzo rimarrà con te per sempre e nessuno te lo toglierà mai.

Mi hai dato così tanto che nemmeno in dieci vite potrei mai ripagarti, ma spero in parte di essere riuscito a farti sentire amata. Perdonami se non sono riuscito a essere un padrone sempre attento, se spesso sono stato preso da me stesso, così tanto da non accorgermi che avevo già accanto il tesoro più prezioso. Mi manchi e mi mancherai per sempre. Un giorno mi riporterai quella parte di me che ora sta con te. Per allora ti aspetterò in modo devoto come hai fatto tu in tutti questi anni.

Ti amo cucciola mia.





mercoledì 4 ottobre 2017

Super Nintendo Mini



Nelle mie mani pacioccose





Gia l'anno scorso Nintendo ci ha deliziato con l'uscita del primo Nes 8 Bit in versione mini. Un operazione nostalgia che ha avuto molto successo tra gli appassionati di retrogaming, tanto che le copie del Nes Mini sono diventate ambite tra i collezionisti.

Quest'anno Nintendo ha deciso di omaggiare il meraviglioso Super Nintendo con un operazione analoga. Uscito lo scorso 29 di settembre non ho potuto far altro che accaparrarmi il mio Snes Mini.

Prima di addentrarmi in spiegoni, vorrei spendere due parole su ciò che ha significato questa console per me. Non dimenticherò mai la prima volta che ho potuto giocare a un Super Nintendo a casa di un amico, in uno scantinato su un piccolo televisore, eppure mi stregò subito. Street Fighter 2 in tutta la sua bellezza, certo non un arcade perfect ma molto vicino. Quei pad così piccoli, ed ergonomici che nel tempo ho imparato ad amare. Le litigate per un perfect, le infinite sfide ai suoi capolavori. Per me lo Snes è stato un pezzo di vita, mi ha accompagnato per tantissimi anni, ancora oggi lo conservo in una camera dove troneggia a mò di santino.
Sicuramente la console a 16 bit a cui ho legato più ricordi, più emozioni e solo chi ha vissuto quegli anni può davvero comprendere ciò che scrivo.

Chiusa la parentesi nostalgica andiamo al fulcro del discorso:

La console si presenta esteticamente identica (o quasi) allo Snes europeo, con la sola differenza che sta sul palmo di una mano e ha l'entrata delle cartucce non funzionante; ha una presa HDMI per la parte video, e si alimenta tramite porta Micro USB. All'interno della confezione non trovate un alimentatore, vi basterà collegarla a una porta USB della tv o usare il caricatore di un telefono e il gioco è fatto. Nella scatola trovate anche due joypad che riprendono in tutto e per tutto le forme di quelli dello SNES,  anche nelle dimensioni; l'unica differenza sostanziale è che in quello origianale la plastica è liscia, in questo leggermente ruvida, aumenta un poco il grip, per il resto il feeling è praticamente il medesimo.
L'operazione nostalgia è perfettamente proposta anche nel package che riprende quello originale anni 90, addirittura il libretto di istruzioni ricorda quello dei tempi che furono.

All'interno della console si trovano 20 giochi precaricati, più 1 da sbloccare. Si tratta di Star Fox 2, mai uscito su cartuccia, un gradevole inedito per gli appassionati della grande N.

I giochi che si trovano all'interno dello Snes Mini, sono tutti (o quasi) grandissimi classici, la softeca in questo caso lasciava solo l'imbarazzo della scelta e ci sono per forza degli esclusioni pesanti.
La lista è questa:

Contra III The Alien Wars
Donkey Kong Country
EarthBound
Final Fantasy III
F-ZERO
Kirby Super Star
Kirby’s Dream Course
The Legend of Zelda: A Link to the Past
Mega Man® X
Secret of Mana
Star Fox
Star Fox 2
Street Fighter® II Turbo: Hyper Fighting
Super Castlevania IV
Super Ghouls ‘n Ghosts
Super Mario Kart
Super Mario RPG: Legend of the Seven Stars
Super Mario World
Super Metroid
Super Punch-Out!!
Yoshi’s Island


Stiamo parlando di giochi intramontabili e invecchiati benissimo, alcuni sono vere e proprie pietre miliari videoludiche. Infatti appena ho montato il tutto mi ci sono perso per ore, alla faccia dell'HD e dei graficoni odierni.
La console ha al suo interno un emulatore sviluppato da Nintendo che fa girare egregiamente i giochi, ma sinceramente sono un po' deluso dalla scarsità di impostazioni video proposte. Ne abbiamo 3,
CRT Filter (l'unica che vi consiglio), 4:3, Pixel Perfect.
Ora, sarà che smanetto da tipo 16 anni se non di più con gli emulatori su PC, ma penso che da questo punto si poteva fare decisamente uno sforzo maggiore. Qualche filtro in più o la possiblità di settare l'immagine, non dico in 16:9, ma in un formato più generoso secondo me si poteva fare benissimo. Ottima la possiblità di mettere dei background così da sopperire agli spazi che rimangono per forza ai lati dello schermo su un formato16:9 di una tv moderna. Segnalo inoltre che la console esce a 720P e che i titoli sono tutti a 60hz, fortunatamente formato NTSC, non PAL a 50hz.
Una cosa carina è che oltre ai vari save di cui dispongono i giochi in automatico, se ne possono fare altri 4 in ogni momento, questo vale per tutti i titoli presenti.
Come resa video devo dire che sul mio 50 pollici l'immagine è un bel vedere, più di quel che pensavo, a patto di mettere il filtro CRT, gli altri proprio non mi garbano.

Snes Mini costa 79,99  a mio parere un prezzo più che giusto per ciò che offre; a questo proposito ho letto alcune polemiche che ho trovato fuori luogo, lo volevate regalato per caso?
Certo, Nintendo ci poteva mettere dentro almeno 30 giochi, e alcune mancanze, vedi Chrono Trigger (pare che Square non lo sganci facilmente) si fanno un po' sentire, tipo un cavolo di picchiaduro a scorrimento che ci voleva a inserirlo? (qualcuno ha detto Super Double Dragon?)  ma ormai il dado è tratto. Sono sicuro che nel tempo si troverà modo di aggiungere altri rom, e regà non venitemi a fare la morale perché ho a casa un bel po' di giochi SNES, soldi ne ho dati alla N, sono loro a non lasciar scelta.

Oddio, sento già delle sirene in lontanza, mi vogliono arrestare, no tranquilla Nintendo, quando mai metterò rom dentro alla tua bella consolina? Giammai!

Oh, comunque non fate i fessi, pigliatevi questo gioiellino, giocateci, fateci giocare i vostri figli, qui siamo davanti allo stato dell'arte della pixel art, al Sacro Graal del retrogaming. Non si scappa, se compra e basta. Dopo Switch e Nes mini, altro centro quindi, good job Nintendo!

Ma quanto è puccioso!


A destra abbiamo sia il pad originale che il Super Nintendo Giapponese, a sinistra le versione Mini

Fate l'amore non fate la guerra

Retro della scatola con elenco dei giochi












martedì 26 settembre 2017

I'm alive

Ebbene sì, finalmente dopo mesi e mesi riesco ad aggiornare il blog.

Non sto a raccontarvi le mie peripezie, ma tra connessione saltata nella camera dove ho il pc, lavoro, avventure varie, poca voglia di scrivere, sono stato lontano da questi lidi sin troppo tempo. Nel frattempo mi domando se ci sia ancora qualcuno che passa da queste parti di tanto in tanto, ma tengo troppo a questo posto per lasciarlo andare definitivamente al suo destino.

In questi ultimi mesi mi sono concesso un po' di vacanze, non chissà cosa, micro gite, mostre, una in particolare mi ha colpito molto, mi riferisco a quella sul Titanic a Torino. 
Sono andato un po' meno del solito al cinema, ma qualche titolo voglio citarlo:

Dunkirk 

A me è piaciuto molto, soprattutto a livello registico, come ritmo e le musiche. Lo svolgimento della sceneggiatura non mi ha totalmente convinto, così come la caratterizzazione dei personaggi, però nel totale mi ha coinvolto molto.  Christopher Nolan è un regista che non lascia mai indifferenti, per me a prescindere va visto sul grande schermo. Da vedere.

Spiderman Homecoming

Una versione molto teen del ragno più amato di sempre. Bel film, con riserva. Questo Spiderman iper tecnologico mi ha convinto a metà, film godibile, divertente, ma lontano dallo spirito del comics con cui sono cresciuto. Tom Holland, davvero un ottimo Peter Parker, ben oltre le mie aspettative. Michael Keaton supremo, un cattivo meraviglioso. Da vedere, soprattutto se siete amanti del tessiragnatela.


Guardiani della Galassia Vol. 2

Ho letteralmente adorato il vol.1 questo secondo capitolo mi è piaciuto, continua in ciò che di buono ha il primo film, ma forse non riesce a soprendere tanto quanto ha fatto il precedente episodio. Sa un po' di già visto onestamente, senza nulla togliere al buon intrattenimento che può offrire. Grande Kurt Russell, e bel cameo di Stallone. Se vi è piaciuto il primo vi piacerà anche questo, ma sinceramente non è il filmone di cui molti parlano. Ottimo pop corn movie.


Alien Covenant

Sono un grande fan della saga dello Xenomorfo, quindi non potevo perdermi questo film sul grande schermo. Ci sono le solite forzature tipiche della saga, ma spento un attimo il cervello, ci si trova davanti a un buon film che intrattiene e sa anche emozionare in varie parti. Certo siamo ben lontano dai capolavori che sono stati i primi due capitoli della saga. Il buon Ridley Scott, forse è un po' a corto di idee, ma rimane un regista che guardo sempre volentieri. Senza infamia senza lode, guardatelo soprattutto se siete amanti della serie.

Wonder Woman

Oh, a James Cameron non sarà piaciuto, ma con tutto il rispetto per il suo parere a me è garbato e pure tanto. Vi dirò di più, è l'unico film che salvo davvero del nuovo universo DC. Lei poi, Gal Gadot, è meravigliosa proprio. Saranno pure gli ormoni a scrivere ma è un ottimo cinecomics.




Ora vi lascio a un po' di foto di questi mesi:



On the road
Nei pressi di Pettenasco


Lago d'orta
Dipinto in una cappella del Sacro Monte di Orta
Sull'isola di San Giulio



Chissericorda
Lasciando l'isola di San Giulio

Isolra di San giulio



Qui apro una piccola parentesi, amando la storia di Titanic sono andato a vedere la mostra che c'è stata a Torino sino al 21 luglio: Titanic - The artifact exhibition
Nonostante critiche in rete non proprio benevoli, devo dire che a me la mostra è piaciuta e ha emozionato. Piena di cimile presi direttamente dal celebre naufragio, con molte didascalia interessanti. Ok, c'erano refusi nei cartelli, errori, e forse si poteva fare di più, ma l'ho trovata molto gradevole nel complesso. Anche e soprattutto l'idea di ricreare amienti del Titanic, anzi ne avrei fatti di più, se posso fare un appunto. 
Di seguito alcuni scatti dalla mostra:


Mostra Titanic con la mia nipotastra

Torino


A could touch of ice
Ricostruzione di una stanza di prima classe del Titanc

Ve l'ho salutato, se sa mai


Bagni del Titanic
La prima classe





Me and iceberg


Ricostruzione del corridoio di prima classe

Special bonus:


Oasi di Sant'Alessio



mercoledì 25 gennaio 2017

Your Name.

 Intrappolati in uno strano sogno che sembra la vita di qualcun altro



Ieri sera sono riuscito ad andare a vedere un film di animazione che sta facendo molto parlare di sé, mi riferisco a Your Name. di Makoto Shinkai, regista di cui ho già avuto modo di parlare sul blog per il suo bel 5 centimentri al secondo.
L'incipit del film è piuttosto particolare, per questioni di tempo vi incollo il sunto di: mangaforever.net

Your Name (Kimi no Na wa) ruota intorno alle vicende di Mitsuha e Taki. Mitsuha è una ragazza liceale che sogna lo stile di vita di Tokyo, ma vive in una cittadina rurale in mezzo alle montagne insieme alla sorellina minore ed alla nonna.
Taki è un ragazzo liceale che vive proprio nel centro della grande capitale giapponese, e che, tra gli amici e la sua passione per l’arte, lavora part-time in un ristorante italiano.
Un giorno, Mistuha sogna di essere un ragazzo. Lo stesso giorno, Taki sogna di essere una studentessa licele di una città circondata dai monti, in cui non era mai stato prima. Cosa si nasconde dietro ai loro sogni?


L'idea di Makoto Shinkai, che anche qui cura la storia della pellicola, è molto ben congeniata, anche se a un certo punto del film pare essere in stallo, o meglio, lo spettatore è portato a pensare: "ma ora tutto qui? Finirà banalmente?" Tutt'altro, da metà pellicola in poi i colpi di scena non mancano, e anche se non siamo davanti a una sceneggiatura perfetta, il tutto funziona in maniera piuttosto solida e soprattutto non manca mai di coinvolgere lo spettatore, questo sino ai titoli di coda, e personalmente pure oltre.

Questa perla di animazione sta avendo un successo senza precedenti, in Giappone è tra gli incassi maggiori di tutti i tempi, quarto per la precisione, per quanto riguarda gli anime è dietro solo a La Città incantata di Hayao Miyazaki! Proprio questo accostamento ha messo in crisi l'umilissimo regista Shinkai, che ha addirittura invitato i fans a non andare più a vedere Your name. , a suo dire è troppo tutto questo successo, non lo merita; e posso capire che si senta caricato da tantissima pressione che non si aspettava di certo. Questo ci dà la misura della persona Shinkai, prima ancora dell'artista.
Addirittura quando si è ventilata la candidatura all'Oscar si è augurato di non vincere. In un mondo pieno di persone superbe senza arte né parte siamo davanti a un adorabile eccezione.

Questo film mi è entrato nelle ossa, ieri dopo la visione sono stato molto tempo come in trance, non mi capitava da non so quanto tempo. Alla fine della proiezione ho avuto l'impressione che tutti in sala condividessero con me questo stato, tanto che nessuno si è alzato nei titoli di coda, se non proprio verso la fine. Quest'opera parla al cuore delle persone, molti stanno cercando qualcosa, ci si sente orfani, spezzati a metà, e capita di domandarsi quale sia il nome che ci cambierà la vita. Quel nome che arriva sempre quando meno te lo aspetti. Il tema principale del film è proprio questa ricerca, la connessione che condividiamo tutti se non fossimo così presi da noi stessi per ascoltarla.

Visivamente siamo allo stato dell'arte, è tutto ricostruito in un modo a dir poco maniacale, devo dire che anche qui, come in 5 centimetri al secondo, non impazzisco per il chara design, molto funzionale, ma forse troppo semplicistico, al contrario dei paesaggi che sono fuori parametro.



Le musiche sono una parte fondamentale dell'opera, e sono stupende. Si apprende inoltre da wikipedia che:
La colonna sonora di Your Name. è stata composta da Yojiro Noda, cantante della band Radwimps. Il regista, Makoto Shinkai, gli ha richiesto appositamente di comporre "in modo che la musica fosse un completamento al dialogo o al monologo dei personaggi". Sul suo sito ufficiale, Makoto Shinkai ha successivamente manifestato apprezzamento per il lavoro svolto dai Radwimps. 

La musica del film ha ricevuto il plauso sia del pubblico che della critica, e viene considerato uno dei fattori dietro al successo al box office del film. 


L'adattamento italiano è davvero ben curato, lontano dalle storpiature a cui sono sottoposte le opere Ghibli a causa di Gualtiero Cannarsi, qui abbiamo una direttrice del doppiaggio, Maria Pia Di Meo, che ha saputo mettersi al servizio dell'opera rendendola fruibile e scorrevole.
Ottime tutte le voci scelte, in particolare segnalo Emanuela Ionica (Mitsuha) e Manuel Meli (Taki).

Onore al merito quindi a Dynit per averci portato questa opera curandola in tutti i dettagli.

Certo 3 giorni al cinema sono pochi, il prezzo del biglietto oneroso, ma confido che Nexo Digital, che lo ha distribuito, possa essere soddisfatta del risultato di questi giorni. Ieri da me la sala era piena, e so che ha avuto ottimi riscontri al box office, d'altro canto quando la qualità c'è si vede e ripaga sempre. Vi consiglio davvero di cuore di andare a vedere questo film perché merita ogni euro spero. Avete ancora oggi, affrettatevi!
Dal canto mio non vedo l'ora di potermelo riguardare in blu-ray. Qui ci si può solo inchinare e applaudire calorosamente. Grazie per queste emozioni maestro Shinkai.






Aggiornamento: Your name. ha incassato ben 546.199 € in tre giorni, così Dynit ha deciso di aggiungere altre proiezioni il: 31/01 - 1/02 - 9/02 - 10/02

sabato 21 gennaio 2017

The Art Of The Brick

La mostra The Art of The Brick di Nathan Sawaya conta l’utilizzo di 1 milione di mattoncini/più di 80 sculture/ 1,600mq di esposizione “I sogni si realizzano…un mattoncino alla volta!” Nathan Sawaya


Recentemente sono stato alla mostra "The Art Of The Brick", con le opere create con i Lego di
Nathan Sawaya. Artista dotato di grande creatività, che, dopo aver lasciato il suo lavoro di avvocato, si è dedicato anima e corpo a costruire le sue creazioni con i Lego diventando famoso in tutto il mondo.

La mostra mi ha colpito molto positivamente, lo spazio espositivo dato dalla Fabbrica del Vapore a Milano è di ben 1600mq, permette quindi di essere visitato da tante persone anche con l'affluenza del fine settimana senza sentirsi particolarmente oppressi; certo personalmente avrei curato di più il modo in cui sono esposte le opere, a volte ho avuto la sensazione che fossero un po' buttate a caso, ed è un peccato, qualche drappo colorato per coprire le pareti astanti a mio parere non avrebbe guastato.

La prima parte della mostra cerca di farci comprendere le infinite possibilità dei Lego con riproduzioni di opere classiche davvero belle, tra cui L'Urlo di Munch e la Monna Lisa, ma la cosa che mi ha colpito di più sono le opere originali di Sawaya. Veramente denotano una grandissima sensibilità, e una creatività che è andata oltre le mie aspettative più rosee. Penso che creare certe cose con i Lego sia tutt'altro che semplice. Bellissimi i cartelli allegati alle varie opere con i pensieri dell'artista a riguardo, alcuni mi hanno davvero toccato.

The Art Of The Brick ci mostra come si può essere creativi con relativamente poco, come sia importante non adeguarsi a ciò che ci dice la società, a seguire il proprio cuore, le proprie aspirazioni, e a non far mai morire il bambino che vive dentro di noi.

Avete ancora tempo sino al 29 gennaio 2017 per visitarla, ve la consiglio davvero caldamente. Ulteriori informazioni: QUI

Vi lascio a qualche foto che ho scattato:



 
   


 

 
        


Aggiornamento: la mostra è stata prorogata sino al 05/02!