lunedì 13 agosto 2012

Il circo della farfalla



"PiĂ¹ grande è la lotta, e piĂ¹ glorioso è il trionfo"



Il circo della farfalla ha come protagonista l'ormai famoso Nick Vujicic. un uomo nato con una rara malattia, la tetramelia, che porta a non avere arti eccetto un piccolo piede, almeno nel suo caso; grazie alla forza di volontĂ  Nick riesce a fare la maggior parte delle cose di tutte le persone "normodotate", attualmente tiene discorsi motivazionali in tutto il mondo e si è dato anche alla musica.

Il cortometraggio che vi sto presentando mi ha ricordato in qualche modo il Freaks di Tod Browning. 
Paragone forse un po' esagerato, ma a parer mio ci puĂ² stare.

Ambientato nel mondo del circo, un gruppo di persone riescono a diventare da bruchi a farfalle, da persone considerate perdenti a vincenti, riescono a trovare nella sconfitta il loro riscatto.
Questo è un corto davvero lodevole, ben girato, con ottimi attori, buona fotografia e musiche, ma soprattutto con un messaggio di fondo meraviglioso quanto importante.
Consiglio a tutti la visione di questi 22 minuti, veramente ben spesi, non ve ne pentirete.
Raramente ho visto trattare la "diversitĂ " con questa sensibilitĂ , con questo approccio.
Credo che la filosofia di Nick Vujicic sia molto bella, che la sua vita possa essere un esempio per tutti, soprattutto per le persone con disabilitĂ , e che questo corto vada diffuso il piĂ¹ possibile.

Buona visione:




venerdì 10 agosto 2012

La scomparsa di Carlo Rambaldi




Sono veramente triste per la scomparsa di Carlo Rambaldi. Uno degli artisti che piĂ¹ mi hanno reso fiero di essere Italiano, una sorta di Leonardo dei giorni nostri; capace come pochi di farci sognare, emozionare, sussultare.
Ero un bambino quando vidi E.T. al cinema con mio padre, una delle rarissime volte in cui mi ci portĂ² e anche se è tutto molto lontano nel tempo, ricordo ancora la ressa e le sensazioni che mi lasciĂ² il film.

Ma Rambaldi non è solo E.T. no è molto di piĂ¹. Basta pensare a King Kong, ad Alien, a Incontri ravvicinati del terzo tipo, a Conan a Dune. Realizzazioni ancora oggi all'avanguardia nell'animatronica che gli hanno consentito di vincere ben tre Oscar.

Ho sempre trovato gli effetti al computer freddi rispetto all'artigianalitĂ  di un tempo, basta vedere la riedizione di E.T. per il ventennale, è stata fortemente criticata, perchĂ© la CG non puĂ² soppiantare la bellezza di un effetto speciale creato con amore, non c'è lo stesso feeling, non la stessa anima, non abbastanza, a parte rare eccezioni che si sono viste solo in tempi piĂ¹ recenti.
Lo stesso maestro sull'uso del computer negli effetti speciali diceva:
"Si è persa la magia, come quando un prestigiatore rivela i suoi trucchi ai presenti. Adesso tutti i ragazzi possono creare i propri effetti speciali con il computer di casa. Il digitale costa circa otto volte piĂ¹ della meccatronica. E.T. è costato un milione di dollari, l'abbiamo realizzato in tre mesi. Nel film ci sono circa 120 inquadrature. Se noi volessimo realizzare la stessa cosa con il computer ci vorrebbero almeno 200 persone per un minimo di cinque mesi".

Rambaldi è sicuramente tra gli artisti che piĂ¹ hanno saputo innovare e dare nel suo campo e questo nessuno potrĂ  mai toglierlo, ma il suo piĂ¹ grande merito per me è di aver reso veramente "reali" le sue creature; gli ha dato vita, come solo un vero artista puĂ² fare.

Ho sempre sognato di poter incontrare il maestro, di poterci parlare, ammiro tremendamente il genio, l'estro, e quando lo vedo non posso fare a meno di rimanerne estasiato.
Quanto ho fantasticato sul suo King Kong da piccolo, quanto mi hanno sempre affascinato le realizzazioni di simili opere.

Voglio segnalare che a novembre uscirĂ  E.T. in Blu-ray, questa volta ci sarĂ  anche la versione originale, senza rimaneggiamenti  di sorta e con l'audio storico. Appuntamento direi imperdibile per tutti gli appassionati della creatura diretta da Spielberg, che a proposito della scomparsa di Rambaldi ha speso queste belle parole: "Carlo Rambaldi è stato il Geppetto di E.T. Tutti noi eravamo meravigliati e affascinati dal suo mestiere, dalla sua arte, e sono profondamente addolorato per la notizia della sua morte"

A questo proposito trovo triste che i TG non abbiano dato il giusto risalto alla notizia.
Come trovo altrettanto triste che certi geni per realizzare veramente le proprie ambizioni sono sempre costretti ad andare all'estero a lavorare.

Concludo ringraziando Carlo Rambaldi per tutto quello che ci ha dato; beffardamente se né andato proprio nel giorno delle stele cadenti, proprio lui così legato al fantascientifico, che sia un segno del destino? Sicuramente ora è una stella che nessuno potrà mai intaccare. Buon viaggio maestro.


Omaggio alle sue opere:



Bel montaggio di Rai.tv:


domenica 5 agosto 2012

50 anni senza Marilyn


"Mai come oggi gli uomini sono morti così silenziosamente e igienicamente e mai sono stati così soli."
 Norbert Elias



Il 5 agosto del 1962 se ne andava una delle attrici che piĂ¹ hanno incarnato l'ideale di bellezza, di successo, di talento e di solitudine, parlo ovviamente di Norma Jeane Mortenson in arte Marilyn Monroe.

Sono sempre stato affascinato dai personaggi complessi, dalle persone controverse, fatte di grandi alti e di grandi bassi, di tanta umanità. Marilyn è stata lasciata sola, sfruttata per la sua bellezza, per il suo talento, mai troppo amata, mai capita veramente.
Anche nella sua morte, come in quella di tante altre leggende, c'è un grande alone di mistero, a tutt'oggi tantissime cose non tornano; omicidio, fatalità, suicidio, si è parlato spesso di riaprire il caso, ma credo che certe realtà non le sapremo mai davvero.
Ultimamente è uscito un film che vi consiglio dedicato all'attrice, parlo di Marilyn, interpretato da una convincente Michelle Williams. La pellicola si ispira a The Prince, The Showgirl and Me e My Week with Marilyn; due diari scritti da Colin Clark, che raccontano le esperienze sul set de Il principe e la ballerina e dei giorni trascorsi in compagnia della Monroe.

Inoltre ci tengo a segnalare una mostra al Museo Salvatore Ferragamo di Firenze che ospita sino al gennaio 2013 una retrospettiva dedicata a Marilyn; ripercorrendone così il mito attraverso abiti, immagini, accessori e le scarpe che lo stilista fiorentino creĂ² apposta per lei.

Questo post vuole essere un piccolo tributo a un'artista, ma soprattutto a una donna che se né andata troppo presto lasciando dietro di sé una leggenda immortale. Rest in peace Marilyn.