martedì 15 dicembre 2020

Le rose di Versailles - Lady Oscar collection 1-5



 Oggi parliamo di: Versailles No Bara, da noi meglio conosciuto come Lady Oscar e della sua nuova uscita cartacea.

Manga uscito originariamente tra il 1972 e il 1973 ad opera di Riyoko Ikeda, rappresenta uno dei punti più alti nella storia del fumetto giapponese, uno sguardo prezioso su un'epoca che ha lasciato un segno indelebile come la Rivoluzione Francese. Tramite l'anime derivato dall'opera, arrivato da noi nel 1982, molti dei ragazzi/e dell'epoca si sono appassionati alla storia di Maria Antonietta, ancora oggi tra i personaggi più controversi e discussi di sempre.

In Italia la storia editoriale di questa serie ha avuto un vissuto piuttosto travagliato ed è stato stampato molte volte. Quindi è lecito domandarsi: c'è bisogno dell'ennesima ristampa di questo capolavoro?

Dal 9 dicembre arriva in libreria, fumetteria e negli store online: Le rose di Versailles - Lady Oscar Collection nella nuova edizione J-Pop Manga del manga di Riyoko Ikeda. 

A livello grafico una meraviglia per gli occhi, ma dal punto di vista puramente contenutistico ci sono state edizioni più approfondite, con redazionali e approfondimenti vari, certo se volete leggere il manga con le avventure di Oscar concentrandovi sui personaggi per come sono stati creati, bé, questa è l'edizione che fa per voi.

Il cofanetto contiene tutta la serie di Versailles No Bara, la parte principale, l'opera originaria nella sua interezza.

Per le storie gotiche e i capitoli extra bisognerà attendere altre uscite. Forse alcuni storceranno il naso per questo, ma a mio avviso J-Pop ha compiuto una scelta saggia; non tutti sono interessati alle altre avventure della saga, e onestamente il grosso della storia è ciò che si è visto anche nell'anime, ed è tutto qui. 

Il box costa 70€ (attualmente si trova scontato a 66,50) ed è composto da 5 volumi da 350 pagine, formato 15x21 cm. Ogni volume contiene tutte le tavole a colori previste in originale e una gallery delle illustrazioni uscite all'epoca della prima serializzazione su rivista. Inoltre è presente un esclusivo libretto con tutti i frontespizi dell'edizione originale Margaret Comics degli anni '70 e la paper doll di Lady Oscar. 

Segnalo inoltre che i volumi saranno acquistabili da gennaio anche separatamente al prezzo di 14€ l'uno, ma che il libretto (special gallery) contenente i retrospizi NON sarà acquistabile in nessun altro modo, lo trovate solo ed esclusivamente nel box.

La cosa che mi ha colpito di più, oltre alla cura con cui è stato realizzato il cofanetto, è la qualità di stampa che è un piacere assoluto per gli occhi, in particolare mi riferisco alle tavole a colori, davvero splendide.

Piccola nota dolente, dovete fare attenzione a quando estraete i vari volumi, il tutto risulta piuttosto delicato ed è facile fare danni, soprattutto al cancello esterno che chiude il cofanetto, a questo proposito avrei gradito una clip, qualcosa che potesse fissare la chiusura dello stesso.

In conclusione, siamo davanti a un acquisto impriscindible per ogni fan di Versailles No Bara.

Per acquistare il cofanetto potete cliccare: 

QUI (affiliato)


Unboxing e approfondimenti vari dal canale YouTube del blog:


venerdì 11 dicembre 2020

Kim Ki-duk





«L'odio di cui parlo non è rivolto specificatamente contro nessuno, è quella sensazione che provo quando vivo la mia vita e vedo cose che non riesco a capire. Per questo faccio film: tentare di comprendere l'incomprensibile.»
Kim Ki-duk


 Questo 2020, si è rivelato un anno veramente funesto per moltissime situazioni, sia sanitarie, sia economiche, sia storico culturali. Abbiamo perso nel giro di poco tempo molti pilastri, basta pensare a un mostro sacro come Gigi Proietti, oppure a Maradona in ambito sportivo. 

Oggi apprendo della morte di Kim Ki-duk, in assoluto uno dei miei registi preferiti, il primo che mi ha avvicinato davvero al cinema coreano. Un uomo che è riuscito ad affermare le sue qualità dimostrando sempre una spiccata qualità estetica, non a caso è nato come pittore. La sua morte a quasi 60 anni è l'ennesimo brutto colpo di un anno che pare non voler lasciare tregua.

Devo a questo uomo gran parte della mia sensibilità verso il cinema asiatico, appena ho potuto ho visto i suoi film al cinema e non mi ha quasi mai deluso, anche se, mi duole ammetterlo, negli ultimi anni l'ho un po' trascurato. 

Quando si pensa a Kim Ki-duk si menziona sempre Ferro 3 - La casa vuota, ma trovo che abbia fatto altri film di indubbio livello artistico. Se c'è una cosa che può consolare in questo momento è che forse ora verrà scoperto anche da molte altre persone, almeno lo spero.

In tal senso vi consiglio caldamente di cercare di superare lo scoglio dei ritmi dei film coreani, a noi occidentali possono apparire sovente lenti, un po' intricati, ma vi assicuro che, una volta entrati nel mood giusto, non ve ne staccherete facilmente. Ciò vi aiuterà anche nell'approccio con altri registi orientali; in generale tra i film migliori che ho visto nella mia vita ci sono sicuramente quelli coreani, e mi fa molto piacere che Parasite abbia portato a casa un Oscar come miglior film straniero, cosa che anni fa poteva apparire impensabile.

Non ho visto tutti i film di Kim Ki-duk, alcuni erano meno riusciti, ma molti sono dei classici e vanno riscoperti.

Oltre al già citato Ferro 3, permettetemi di consigliarvi qualche titolo: L'arco, Primavera, estate, autunno, inverno... e ancora primavera, Pietà (disponibile su Raiplay) , Soffio che ho recensito tanti anni fa proprio qui.

Avrei voluto scrivere di più di Kim Ki-duk, purtroppo mi ha spesso messo una sorta di timore reverenziale, non mi sono mai ritentuo all'altezza, ed è brutto doverlo citare in una circostanza tanto triste. Spero ovunque sia che possa continuare a "dipingere" i suoi bellissimi film.



Grazie di tutto Maestro.