Enzo Biagi è morto stamane a Milano dopo le 8.
Sono triste per questa notizia perché nonostante i suoi 87 anni era uno dei pochi giornalisti che sapeva veramente fare il suo lavoro e una delle persone più intelligenti e ironiche che abbia mai potuto avere l'occasione di vedere in TV.
Basta pensare a cosa diceva in questi giorni sul suo stato di salute:
"Mi sento come le foglie su un albero in autunno... ma tira un forte vento".
Sono triste per questa notizia perché nonostante i suoi 87 anni era uno dei pochi giornalisti che sapeva veramente fare il suo lavoro e una delle persone più intelligenti e ironiche che abbia mai potuto avere l'occasione di vedere in TV.
Basta pensare a cosa diceva in questi giorni sul suo stato di salute:
"Mi sento come le foglie su un albero in autunno... ma tira un forte vento".
Nella sua vita "fortunata", come lui stesso amava raccontare, aveva visto innalzare il muro di Berlino e poi abbatterlo, aveva brindato per necessità alla memoria di Stalin, aveva intervistato Yasser Arafat e Eleonora Roosevelt, tre Kennedy e Willy Brandt, la nipote di Lenin e il cameriere di Hitler.
Le sue inchieste, le interviste, i reportage, sono sempre stati illuminanti per chiarezza, per completezza di informazione e per la capacità di mantenere vivo l'interesse dei lettori, come del pubblico televisivo. In anni segnati dal trionfo del giornalismo-spettacolo, Biagi, fuori dal coro, si è sempre ostinato a proporre "lo spettacolo del giornalismo".
Purtroppo era stato allontanato per 5 anni da una certa fazione politica dalla tv e oggi perdiamo uno dei più grandi giornalisti di sempre.
Voglio ricordarlo così:
Voglio ricordarlo così:
Si ringrazia per la parte in corsivo: photographers.it
Anke a me è spiaciuto tantissimo stamattina apprendere la notizia...
RispondiEliminaInsieme alla Fallaci era uno dei miei giornalisti preferiti. Il suo libro "Il sole malato" mi era piaciuto tantissimo....
Addio ad un mito
Betta
Anke a me è spiaciuto tantissimo stamattina apprendere la notizia...
RispondiEliminaInsieme alla Fallaci era uno dei miei giornalisti preferiti. Il suo libro "Il sole malato" mi era piaciuto tantissimo....
Addio ad un mito
Betta