Quando Gabriele Mainetti porta un nuovo film al cinema, l’attenzione è sempre altissima. Dopo il successo di Lo chiamavano Jeeg Robot e Freaks Out, il regista torna con “La città proibita”, un’opera che mescola azione e noir in un universo visivamente spettacolare.
Ma la domanda è: vale la pena vederlo? Per rispondere, ho realizzato una recensione express di 3 minuti… con un inizio un po’ particolare. Prima di addentrarmi nel film, infatti, c’è un ospite speciale che ha deciso di dire la sua: il mio micio Tigro! 😼🎬
Un viaggio tra atmosfere dark e suggestioni orientali
“La città proibita” è un film che colpisce prima di tutto per la sua estetica. L’influenza delle arti marziali, del cinema wuxia e dell’animazione giapponese si mescolano con l’inconfondibile tocco di Mainetti, creando un mondo affascinante e immersivo.
La trama si sviluppa tra misteri, combattimenti molto ben coreografati e una storia che tiene incollati allo schermo. Ma funziona davvero? Nel mio short video analizzo il film in maniera rapida e diretta, per chi vuole farsi un’idea senza spoiler.
Se vuoi scoprire se La città proibita fa per te, ti invito a guardare la mia recensione video:
🎥
E ovviamente, fammi sapere: hai visto il film? Ti è piaciuto? Scrivimi nei commenti o nei DM, e dimmi cosa ne pensi!
0 commenti:
Posta un commento