lunedì 26 luglio 2021

Earwig e la strega




Earwig e la strega Locandina

 

Earwig e la strega, è un film del 2020 diretto da Goro Miyazaki e prodotto dallo Studio Ghibli. Il primo lavoro totalmente in computer grafica dello studio, e il primo ad arrivare nel nostro paese con il doppiaggio non curato da Gualtiero Cannarsi. La traduzione è stata affidata a Francesco Nicodemo, i dialoghi sono di Roberta Bonuglia e la direzione del doppiaggio è di Massimiliano Alto.

Uscito il 21 luglio 2021 nei nostri cinema, il film parla di Erica Wigg, orfana, arrivata in braccio a una strega e a cavallo di una moto, nell’orfanotrofio St. Morwald. Erica non vuole essere adottata. Nonostante la sua estrema reticenza un giorno trova famiglia. Suo malgrado deve lasciare l’orfanotrofio con una coppia decisamente atipica che la conduce in una casa misteriosa dove le porte appaiono, scompaiono o si aprono su stanze segrete piene di pozioni e libri di magia. Perché Bella Yaga e Mandragora non sono genitori 
ordinari. Strega e demone, la vita con loro promette di essere davvero magica. Infatti è stata scelta per essere l’aiutante della strega Bella Yaga. 

La storia è basata sul romanzo omonimo di Diana Wynne Jones, già autrice de Il castello errante di Howl, altro racconto traportato in animazione dallo Studio Ghibli.

Generalmente il film ha ottenuto recensioni piuttosto negative, commenti sui social denigratori per via della computer grafica ritenuta dozzinale, quindi le mie aspettative a riguardo sono state da subito piuttosto basse. Amo farmi le idee per conto mio, entrato al cinema ho cercato di rilassarmi per godermi al meglio la pellicola.

Prima di tutto il film ha saputo fare una cosa che non è affatto scontata: divertirmi.

Certo, tecnicamente non siamo davanti a un miracolo, anzi, ma non lo trovo nemmeno così terrificante. 
Il problema maggiore è che si è cercato di prendere lo stile di Miyazaki per portarlo in animazione 3D senza molta mediazione. Se una cosa funziona in 2D, non è detto che lo farà in 3D. Vedi i capelli dei personaggi tra tutti! Anche i visi, troppo tendenti al plasticoso. Ci sono alcuni punti altalenanti, dove si trovano particolari ben riusciti e altri così così. Ci voleva maggior attenzione alle texture, però vi assicuro che il risultato generale è accettabile. Certo, lontano da cose tipo Pixar, ma siamo pur sempre davanti al primo Ghibli non realizzato con grafica tradizionale, da qui in poi si potrà solo che migliorare. Spero che aggiusteranno il tiro, senza mai tralasciare del tutto il buon vecchio 2D.

La storia è simpatica e divertente, prosegue senza particolari guizzi ma sa coinvolgere lo spettatore. 
Purtroppo finisce in un modo un po’ troncato. Le avrei dato almeno altri 20 minuti per approfondirla meglio, oppure avrei accorciato un po’ la parte dell’apprendistato di Erica che è effettivamente un po’ lunga.

Le musiche sono molto belle, e ho apprezzato che in quelle cantate non ci sia stato un tentativo di tradurle in italiano, i sottotitoli trovo che siano la scelta più giusta. Il doppiaggio mi è piaciuto, dialoghi finalmente chiari senza inutili gineprai linguistici a cui purtroppo ci hanno abituato i Ghibli in Italia.

La pellicola è chiaramente indirizzata a un pubblico giovane, non ha particolari pretese se non intrattenere e divertire. Certo, mancano i disegni dello Studio Ghibli però vi consiglio di dare una possibilità a questo Earwing e la strega, cercate di mettere da parte tutti i vostri timori e lasciatevi abbracciare dalla magia del cinema, potreste uscire dalla sala sorpresi, come me.












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