Premessa: tempo fa mi sono imbattuto in un articolo molto interessante riguardante l'aspetto fisico di Michael Jackson. Visto le tantissime leggende metropolitane che sono sempre girate intorno ai cambiamenti di MJ ho pensato di fare una cosa buona diffondendo questo documento. Ringrazio il gruppo http://www.truth4mj.it per la traduzione e per tutto ciò che fanno per difendere la legacy di Michael. Buona lettura.
Ci sono molte speculazioni sul fatto che Michael Jackson soffrisse di dismorfofobia ("una sensazione soggettiva di deformità o di difetto fisico, per la quale il paziente ritiene di essere notato dagli altri, nonostante il suo aspetto rientri nei limiti della norma", ndr.). Vari media sapientoni, psicologi da salotto e veri psicologi hanno affermato che lui soffrisse di questa patologia e di molti altri disturbi mentali, basandosi semplicemente su voci estrapolate fuori dal contesto, foto prese da angolature strane, o peggio, su infondati gossip dei tabloid.
Loro, per di più unanimemente, ignorano i problemi reali che Michael aveva in relazione al proprio aspetto, che andavano oltre il suo controllo.
Ecco alcuni dei fattori esterni che influenzavano il suo aspetto:
La Vitiligine lo portò a perdere la pigmentazione in quasi tutte le aree del suo corpo, lasciando la sua pelle traslucida, non bianca, e le manifestazioni fisiche del Lupus lo portarono a perdere i capelli, a eruzioni cutanee e lesioni della pelle.
Ha inoltre sofferto di una grave forma d’acne quando era adolescente che gli ha causato cicatrici profonde, e di un’ustione di 3° grado sul cuoio capelluto nel 1984 (durante le riprese per lo spot Pepsi: http://www.youtube.com/watch?v=U6yLdJQNMoc) che, anche dai risultati dell’autopsia, risulta non essere mai guarita, lasciandogli una calvizie permanente al centro della testa.
Per compensare gli effetti della Vitiligine all'inizio Michael Jackson provò ad utilizzare i trattamenti UVA per ripristinare il pigmento della sua pelle nera, ma quando questi fallirono fu solo nel 1990, secondo le trascrizioni della giuria del 1994, che gli furono prescritte delle creme schiarenti per uniformare il colore della sua pelle. Aveva anche cominciato ad indossare il guanto, maniche lunghe e un pesante trucco per nascondere le parti visibili del suo corpo che non erano pigmentate in modo uniforme, pratiche adottate da molte persone affette da Vitiligine.
I danni provocati dal Lupus e dalla Vitiligine lo hanno portato a tatuarsi con pigmento scuro ciglia, sopracciglia e cuoio capelluto per cercare di nascondere la ricorrente perdita di capelli e pigmentazione in quelle aree. Ha anche dovuto sottoporsi a dei trattamenti sul viso per aiutarlo a correggere i danni estetici delle lesioni e delle eruzioni cutanee provocate dal Lupus.
Per l’ustione, inizialmente ha provato a farsi inserire una specie di “palloncino” nel cuoio capelluto allo scopo di espandere la pelle in quel punto, nella speranza di lasciar crescere tessuto cicatriziale e permettere ai capelli di ricrescere naturalmente, ma dopo numerosi tentativi questa procedura si rivelò fallimentare. A metà degli anni ’90, pare che vi rinunciò, cominciando allora ad usare extention e altre parrucche per mascherare la perdita di capelli. Inoltre, è stato riportato che a volte indossava il fedora per nascondere questo sollevamento cutaneo causato dal palloncino.
Per quanto riguarda il suo naso, secondo la relazione di un medico per il procuratore distrettuale che nel 1993 aveva controllato le sue cartelle cliniche, sembra che il suo secondo intervento al naso del 1983 abbia avuto delle complicazioni dovute ad un’infiammazione di cui stava soffrendo a causa del Lupus, che allora non gli era stato ancora diagnosticato, e dal momento che il Lupus può provocare che la pelle “muoia” nelle aree coinvolte, specialmente con la chirurgia, ha dovuto subire ulteriori interventi di ricostruzione per sistemarlo.
Sembra che abbia tenuto gran parte di tutto questo in privato, senza renderlo pubblico, perché ovviamente sarebbe stato imbarazzante e traumatico per lui, come lo sarebbe per la maggior parte delle persone.
A questi problemi reali molto seri legati al suo aspetto, che lui non poteva controllare, si aggiunse il modo in cui lui era stato preso in giro e ridicolizzato da suo padre e da alcuni membri della sua famiglia per il suo naso ed il suo aspetto quando era un bambino.
Questo è stato ulteriormente aggravato dai media, che lo hanno pubblicamente deriso e denigrato per il suo aspetto, e dalla sua riluttanza nel fornir loro la lista completa di ciò che aveva fatto (a livello estetico, ndr) e perché (molto comprensibilmente! ndr).
Cosa sappiamo ancora: dai risultati dell’autopsia emerge che il naso di Michael non era “collassato” e non c’è alcuna prova che questo sia mai avvenuto.
Michael non ha mai modificato gli occhi, assottigliato le labbra o rifatto gli zigomi.
Per saperlo, basta una semplice occhiata alla sua famiglia: Michael, Janet, La Toya, Paris e Blanket hanno tutti gli stessi grandi occhi da cerbiatto e tutta la famiglia Jackson ha gli stessi zigomi che aveva Michael.
Ha dovuto passarne così tante per via del suo aspetto fisico, è stato messo così tanto sotto i riflettori che sembra inevitabile si sentisse insicuro e ansioso a questo riguardo.
Non so se i media erano soddisfatti quando lo sentivano ripetere quanto fosse infelice per il suo aspetto. Da una parte volevano sapere il perché, dall’altra producevano un numero infinito di articoli, documentari televisivi, interviste con dottori che non lo avevano mai nemmeno visto o migliori amici che lo avevano incontrato una volta sola ad una festa negli anni ‘80, deridendolo e ridendo del suo aspetto fisico, specialmente per la Vitiligine.
Il mio più grosso fastidio non è dovuto al fatto che la gente voglia sostenere che Michael non era felice del suo aspetto e che probabilmente aveva dei complessi in merito, ma perché sembra non abbiano mai provato ad usare empatia verso la sua situazione per capirlo meglio, piuttosto sembra vogliano usare tutto questo solamente per umiliarlo ulteriormente, cancellando quello che gli è successo veramente, per esempio: “Aveva la dismorfofobia, quindi questo prova che si è rifatto il naso 100 volte; odiava il suo aspetto, questo perciò significa che non ha mai avuto davvero la Vitiligine e ha semplicemente voluto sbiancarsi la pelle; ha modificato tutto del suo aspetto, inclusa la sua struttura ossea, so che ha fatto tutto questo perché si sentiva brutto ed è così chiaro che volesse rifarsi completamente la faccia daccapo e dal momento che sappiamo che si è rifatto il naso, questo deve voler dire che lui era disposto a sbiancarsi la pelle e ricostruirsi tutta la faccia.”
Nessuno sceglie mai di parlare o lodarlo in merito a quanto duramente lui abbia lottato per apparire “normale” e tenere questi problemi in privato. Lui ha scelto di truccarsi, tatuarsi, indossare guanti, maniche lunghe, cappelli, parrucche, cosicché la gente non avrebbe dovuto vedere cose che lo riguardavano che avrebbero potuto farli sentire dispiaciuti per lui, e invece la gente usa tutto questo per condannarlo!
“Beh, perché non ci ha fatto semplicemente vedere tutto questo? Perché non se ne andava in giro mezzo nudo per tutto il tempo portando con sé le sue cartelle cliniche in modo che io potessi verificare personalmente tutte queste cose che non andavano in lui? Questo è l’unico modo per cui ognuno avrebbe potuto sapere davvero la verità su di lui. Prometto che non avrei riso di lui ancora, e ancora, e ancora come ho fatto quando lui ha parlato dei suoi problemi”.
La gente dimentica anche di dire che le malattie come la dismorfofobia sono radicate in un sentimento di vergogna. Coloro che ne soffrono si vergognano del loro aspetto che odiano, si vergognano di ciò che fanno per nasconderlo, si vergognano di richiamare l’attenzione di chiunque. Perciò, chiedendosi perché Michael non abbia parlato di questi problemi, insistendo al tempo stesso che lui aveva questo disturbo, mostra solo che la maggior parte della gente non vuole affatto capirlo, ma solamente continuare ad etichettarlo.
Durante le interviste con Oprah e con Bashir è visibilmente stressato e a disagio quando gli vengono fatte domande sulla sua pelle, la chirurgia plastica e le prepotenze che subiva in relazione al suo aspetto. Persino quando non veniva ripreso e c’era solo l’audio, la sua voce si faceva flebile quando ne parlava. Ma sembra che la gente lo volesse vedere totalmente vulnerabile, umiliato (non importa se la gente dice che questo non sarebbe successo: è proprio così che si sarebbe sentito), semplicemente perché così le persone potessero soddisfare le loro idee sul come e sul perché lui apparisse in quel modo.
Una delle mie citazioni preferite su questo argomento è quella di Tom Chiarella dall'Esquire Magazine: “Non mi è mai piaciuto il guanto, ma quando ho visto la sua mano deturpata (dalla vitiligine ndr) l’ho accettato. E ho ammirato quello che lui aveva fatto per coprirla. Non mi è mai stato chiaro se questo lo facesse soffrire o meno, ma immagino di sì. Pensate al bello di questo. Mettere lustrini sulle tue ferite aperte. Pensate al mondo intero che fissa l'unica cosa che ti fa sentire bruttissimo."
Potete trovare la traduzione originale a questo link: QUI
Già che ci sono vi posto questo interessante approfondimento:
grazie. :)
RispondiEliminagrazie x aver postato tutto questo!^_^
RispondiEliminaCarmen
Di niente, dovere!
RispondiEliminaMi viene da piangere mi dispiace per Michael ,era una brava persona .
RispondiEliminaGrazie, queste notizie dovrebbero essere diffuse a gran voce. Michael merita tutto il rispetto possibile.
RispondiEliminaÈ stata una creatura meravigliosa e dolce...Lo capisco perfettamente perché non ha voluto dire tutto sulle sue malattie e sue sofferenze mica tutto in questo mondo è da vendere..
RispondiEliminaÈ stata una creatura meravigliosa e dolce...Lo capisco perfettamente perché non ha voluto dire tutto sulle sue malattie e sue sofferenze mica tutto in questo mondo è da vendere..
RispondiEliminaAmo la sua anima .....soffro x le sue sofferenze , ma poteva essere anche blu .....lo amerò sempre.
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