Incontrare Go Nagai era un sogno che mi portavo dietro fin da bambino. Le sue opere hanno segnato un’epoca e hanno colorato l’immaginario di un’intera generazione: Goldrake, Jeeg Robot, Mazinga… nomi che sono diventati parte della nostra cultura. Jeeg in particolare è sempre stato il mio preferito, tanto che registravo l'audio dalla tv e me lo riascoltavo. Solo chi ha vissuto quegli anni magici può capire veramente cosa siano stati.
Quando ho saputo che il Sensei sarebbe stato a Milano per un evento legato a Tissot e al nuovo orologio di Goldrake, ho pensato che finalmente sarebbe arrivata l’occasione giusta.
L’evento si è svolto nel negozio Tissot accanto al Duomo, una zona a me cara per tanti motivi.
Purtroppo, la realtà è stata diversa dalle aspettative. Dopo più di un’ora e mezza di coda, proprio quando stava per arrivare il mio turno, ci è stato detto che il maestro era stanco e non avrebbe più incontrato nessuno. Ci hanno consegnato delle cartoline già firmate, ma la delusione è stata inevitabile.
Ero già microfonato, pronto a cercare di rendere indelebile un incontro di pochi secondi, e invece mi è stata tolta la possibilità di coronare un sogno proprio mentre si stava realizzando.
Alcuni, addirittura, avevano comprato l’orologio limited spendendo cifre importanti, nella speranza di avere almeno una foto o un autografo. Anche loro sono rimasti a bocca asciutta.
Sono poi andato dalla PR Tissot spiegandole chi sono, comunque ho una pagina molto seguita su Jeeg Robot e che gli ho fatta tanta pubblicità gratuita. Sapendo dell’evento serale con Nagai, speravo di avere una possibilità di accedervi, ma purtroppo non sono stato preso in considerazione.
Certo, potevo palesarmi magari prima con Tissot, ma da parte loro mi sarei aspettato maggior attenzione, e non lo dico solo in virtù di meri numeri, che comunque è innegabile che abbiano un ruolo in questo settore.
Nonostante l’amarezza, porto a casa comunque qualcosa di importante: l’emozione di averlo visto, la firma su quella cartolina e la compagnia di chi ha condiviso con me l’attesa. Non è stato l’incontro che speravo, ma resta una giornata da ricordare.
E chissà, magari ci sarà un’altra occasione per stringere la mano al maestro che ci ha regalato tanti sogni, certo sono consapevole che Nagai ha 80 anni, quindi la speranza rimane piccola piccola.
Vi lascio a un mio breve reel su questa giornata che rimane importante per me.
0 commenti:
Posta un commento