venerdì 30 agosto 2019

Il Re Leone






Dopo le vacanze estive, torno sul blog con la recensione del film del momento: Il Re Leone.

Premetto che adoro il cartone originale, quindi ho atteso con ansia questo riadattamento in chiave realistica della "fiaba" Disney.
Sotto la regia di Jon Favreau, già autore della versione live action de Il Libro della Giungla, ci ha mostrato ottime doti registiche anche in opere come Iron-Man, e interpretative nelle varie saghe Marvel in cui partecipa regolarmente (vedi l'ultimo Spider-man Far From Home), è quindi ormai un autore garanzia per la casa di Topolino.

Il remake del Re Leone sta sbancando in ogni dove, dimostrando che la formula dei live action ha tutt'altro che stancato il pubblico di tutto il mondo, ma tanto successo è anche indice di qualità?

Per quanto mi riguarda questo Re Leone in versione "National Geographic", aggiunge veramente poco all'opera originaria, ha tanta perfezione realizzativa da proporre, ma rispetto all'orginale ha decisamente perso in espressività.
Personaggi disegnati in chiave ironica, antropomorfi, hanno per forza di cose una comunicativa nettamente maggiore rispetto a degli animali realizzati in computer grafica iper realistica.
Per il resto siamo davanti a un'opera davvero ben realizzata, con ritmo, e sfumature dark che l'orginale ha solo in parte, certo qui però abbiamo perso molte sfumature comiche.

Ho apprezzato sia le musiche sinfoniche di Hans Zimmer che quelle cantate, nella nostra versione da Marco Mengoni, Elisa Toffoli, Cheryl Porter e Massimo Popolizio.




Mi è piaciuto meno il doppiaggio italiano: Marco Mengoni nella parte di Simba adulto è piuttosto fuori parte, ma più che altro si sente che doppiare non è il suo pane, un po' meglio Elisa Toffoli, anche se poco espressiva, con mio grande rammarico mi ha un po' deluso anche Luca Ward nei panni di Mufasa, mi è sembrato poco incisivo nelle parti più decisive, monocorde, stanco, in ogni caso poco convincente. Ottimo invece Popolizio nei panni di Scar, davvero cattivo e riuscito, fantastici Edoardo Leo (Timon) e Stefano Fresi (Pumbaa).
In particolare ho adorato i personaggi di Timon e Pumbaa, molto divertenti e ben costruiti.
C'è una scena in particolare dove citano La Bella e la Bestia che ho trovato davvero gustosa.

Peccato per la mancanza di pathos in alcuni momenti, vedi la morte di Mufasa, forse complice la poco espressività data da personaggi resi in modo così realistico. Il tutto rimane per forza di cose più freddo a mio avviso, a partire dai colori.

In definitiva Il Re Leone rimane un ottimo prodotto, un film che si fa vedere volentieri e che scorre velocemente nonostante i suoi 118 minuti di durata, forse graficamente ha perso un po' in forza espressiva, ma ciò è lo scotto da pagare per questo genere di trasposizioni.




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