mercoledì 18 maggio 2016

Uncharted 4 - La fine di un ladro






I Naughty Dog, tornano su Playstation 4 con il loro titolo di punta, Uncharted, in quello che sembra essere il capitolo definitivo di una saga che è iniziata su Playstation 3 ormai 9 anni fa.

La storia ci presenta un Nathan Drake ormai ritirato dalla vita dell'avventuriero, sposato con la sua bella Elena ha messo da parte le velleità da esploratore, ma c'è un ma, il destino saprà riservargli una sopresa inaspettata e lo costringerà a tornare sui suoi passi per un'ultima emozionante avventura.

La storia di per sé non brilla per originalità, e la sceneggiatura non l'ho trovata proprio solidissima, ma la trama non è mai stata un punto di forza della saga di Uncharted, ma più un pretesto per divertirsi; non mancano i momenti toccanti e amarcord sulla serie, con qualche colpo di scena ad arricchire il tutto. Sul lato ludico qui abbiamo un innalzamento di tutte le caratteristiche che hanno reso famosa la serie. Prima di tutto l'acting dei personaggi è sopra ogni paramentro presentato sino ad oggi dal mercato videoludico; la storia ha tratti molti più seriosi rispetto al resto della saga e approfondisce meglio i rapporti tra i vari personaggi, sicuro deve molto al meraviglioso The Last Of Us, anche se non si raggiungono mai i toni dark e profondi di quel titolo, che a mio parere rimane la punta di diamante del lavoro dei Naughty Dog.

Le meccaniche di gioco vengono qui ampliate, sia con l'uso di alcuni gadget come il rampino, o la fune, sia per il fatto che spesso si possono usare dei mezzi per spostarsi, vedi la Jeep o la moto, merito anche di aree di gioco molto più grandi rispetto agli altri capitoli della saga.
Le fasi platform sono state rese più preponderanti a discapito delle sparatorie, forse sin troppo, e lo scrive uno che non ama particolarmente gli shooter, da dire che qui il gunplay è stato decisamente migliorato, risultando così più responsivo e divertente del solito. Le fasi stealth non mi hanno fatto impazzire, sono una piacevole aggiunta, il fatto di potersi nascondere nell'erba alta ci sta e arricchisce l'esperienza, ma trovo che da questo punto di vista si poteva fare qualcosa di meno abbozzato; un cambiamento nel gameplay lo abbiamo nel sistema di lock on dei nemici, che ora hanno anche una sorta di triangolino sopra la testa, una volta riempito indica che ci hanno individuato, tutte cose che ho disabilitato nella mia run, non amo avere questo genere di indicazioni sui nemici circostanti, preferisco basarmi sul mio udito. I combattimenti corpo a corpo li ho trovati un po' troppo semplicistici, ma rinangono divertenti, soprattutto perché ora si possono fare delle combo in coppia.



Pazzeschi i dettagli a cura di Yibing Jiang


Parlare del lato artistico di questo gioco è molto difficile, nessuna mia parola potrebbe descriverne la bellezza, siamo davvero davanti allo stato dell'arte videoludico, raramente ho visto tanta magnificenza. Le locations sono quasi tutte meravigliose e ispiratissime. Tecnicamente siamo di fronte a qualcosa di inedito per il mercato console, fuori parametro davvero, in molti punti sembra di guardare un film Pixar da tanto è alta la qualità dei dettagli presenti a video; non a caso tra gli artisti che hanno lavorato a questo titolo c'è Yibing Jiang, già vista a lavoro su varie cose Disney Pixar. Tutto risulta vivo, omogeneo, coerente, tanto che si ha la sensazione di vivere veramente la storia, questo porta una grandissima immersività, merito anche di fasi esplorative molto più lunghe del solito, (rispetto alla saga di Uncharted). Ci sono pochissimi filmati perché tutto il resto è raccontato con la grafica in game, ed è strabiliante ciò che i grafici di Naughty Dog hanno svolto su questo titolo.
I personaggi sono dettagliatissimi, il motion capture perfetto, le animazioni splendide, i protagonisti appaiono vivi, espressivi, sudano, si sporcano, si bagnano, la recitazione risulta così splendida come non mai; la vegetazione, la resa delle superfici, l'acqua, le luci, qualcosa di fuori parametro destinato a essere un nuovo standard a cui tutti ora devono per forza guardare. Per capirci meglio vi lascio questo link, potrete vedere l'enorme lavoro svolto dai ND su questo titolo, e l'incredibile livello tecnico raggiunto. Mi raccomando, è un po' spoleroso di alcune locations, quindi guardatelo a vostro rischio e pericolo: QUI



Uncharted 4 è praticamente inattaccabile dal punto di vista tecnico, gira a 1080P, 30 frames al secondo per la campagna principale, e 60 frames al secondo per il multiplayer, penso che fare di più su Playstation 4 sia impossibile. I punti dolenti per quanto mi riguarda arrivano dal punto di vista del gameplay, alcune meccaniche sono state riprese da The Last Of Us, vedi il fatto di aiutarsi con una cassa per arrivare alle alture, ma qui diventa veramente ridondante, complice anche una lunghezza di gioco insolita per la saga; a difficile ci ho messo più di 25 ore a finire questo titolo, e ok sono stato davvero lungo visto che ho speso molte ore fermo ad ammirare la natura intorno a me alla ricerca di tesori e di nuove vie, ma ciò rende per forza un po' ripetitive alcune idee strutturali che a mio avviso andavano riviste meglio. Le fasi platform sono un po' meno pilotate del solito, e questo mi ha fatto piacere, ma ancora non sono il punto di forza del titolo, ottimo l'uso del rampino e soprattutto dei mezzi per spostarsi nelle grandi aree di gioco.

Dal punto di vista audio il lavoro svolto è magistrale, sia per quanto riguarda gli effetti sonori, che raggiungono un livello di campionatura e di 3D stupefacente, sia per quanto riguarda le musiche di Henry Jackman, autore già visto in film come Captain America: Civil War, X-Men: First Class e Big hero 6. Segnalo l'ottimo doppiaggio italiano, di alto livello, a parte le voci di contorno nel quadro ambientato ad Amalfi, in particolare adoro le voci dei protagonisti: Matteo Zanotti (Drake) Loretta Di Pisa (Elena), e Giovanni Battezzato (Sully) anche se ovviamente quello originale rimane sempre da preferire.

Questo gioco butta giù un altro tassello per avvicinare il cinema al videogioco, infatti questo titolo va oltre l'esperienza videoludica, diventa quindi un tipo di viaggio totale, un unione incredibile tra media che raggiunge vette altissime. Anche le famose fasi scriptate, che sono sempre state un marchio di Naughty Dog, qui sono state molto limitate, le scene di distruzione tipiche della saga usate in modo parsimonioso, il risultato è stupefacente; memorabile un inseguimento che ci vede prima attaccati a un camion tramite una corda, poi sopra lo stesso camion, e infine su una moto, qualcosa di stupefacente, sia tecnicamente sia ludicamente.
Molti hanno descritto l'inizio di questo gioco come "lento", non hanno capito che l'inizio non è altro che un lungo prologo e che questo titolo non vuole sballottarci solo con effetti speciali, ma lasciarci la calma di esplorare, di assaporare un'avventura straordinaria che una volta finita non può che, in qualche modo, arricchirci, come può fare un buon libro o un bel film.

Onore quindi a Naughty Dog per aver cercato nuove vie, per non aver proposto un titolo uguale a sé stesso, osando dove pochi possono arrivare, complice un investimento economico senza precedenti e uno sforzo globale di anni e anni di lavoro. Certo personalmente avrei osato di più sul finale, in tal senso, a mio avviso manca qualcosa, avrei dato una maggior virata drammatica al tutto; altra cosa, a volte ho trovato il gameplay un po' troppo da casual gamer, vedi l'icona della fune che si può disabilitare solo una volta finita la prima run.
Da notare che il gioco sarà supportato sino al 2017, dovrà uscire infatti un DLC sul single player e mappe gratuite per il multiplayer, parte che non ho potuto testare perché mi è scaduto l'abbonamento al Playstation Plus.

Uncharted 4, chiude, probabilmente, in modo definitivo, quella che è una delle saghe più belle mai apparse nel mercato videoludico, se possedete una Playstation 4 questo è un titolo che dovete assolutamente giocare, vivere, se non ce l'avete, questo gioco è un buon motivo per comprarla.





sabato 14 maggio 2016

10 anni




Quando ho aperto questo blog uscivo da poco da un evento molto traumatico come la perdita di mio padre. Sono passati dieci anni da allora. Ho iniziato a scrivere su queste pagine per fuggire dal dolore, per cercare di superare.
Sono successe così tante cose in questi anni, nel frattempo ho dovuto affrontare tante perdite, tra cui la più dura, quella di mia madre, perdita che mi ha stravolto la vita; certo mi pare impossibile che sia passato tanto tempo.

Penso a chi ho avuto vicino, alle persone che sono rimaste - praticamente nessuno a parte la mia famiglia - , alle esperienze che ho accumulato, all'uomo che sono oggi e che vorrei essere. Ma penso soprattutto a te Papà, niente riempirà mai il tuo vuoto; mi chiedo spesso se sei contento di me, lo so, potrei fare di più ma ce la sto mettendo tutta.
Questo blog è nato come un atto d'amore e non avrei mai pensato di portarlo avanti, tra alti e bassi, per ben 10 anni. Quando non scrivo qui mi capita di sentirmi in colpa, questo posto ne ha viste troppe per lasciarlo andare al suo destino.
Ringrazio le persone che nonostante tutto mi sono vicine, quelle che se ne sono andate, quelle che mi hanno deluso, quelle che ho ferito mio malgrado, ringrazio tutti voi perché mi avete insegnato, nel bene e nel male, ciò che voglio e non voglio essere, ma più di tutti ringrazio te Papà, per avermi mostrato cosa vuol dire essere uomini, per essere rimasto, sino alla fine, un esempio di rara rettitudine e di forza morale.

Ciao Pa'.