martedì 14 aprile 2015

Kitsch me Licia - Il Musical





“Per crescere ci si mette una vita, per tornare bambini basta una canzone”.





Domenica 12 aprile sono andato a teatro a vedere il musical Kitsch me Licia. Premetto che sono partito prevenuto verso questo spettacolo, ma la cosa bella è che mi sono dovuto ricredere perché mi sono veramente divertito, ma andiamo con ordine.

Il progetto, ideato e prodotto da Thomas Centaro, riprende le gesta della famosa serie animata Kiss me Licia, anime che da noi ha avuto un grande successo anche per il live action con Cristina D'avena degli anni '80, un vero tormentone per tutti i ragazzi dell'epoca.
La cosa molto intelligente di questo musical è che non si prende sul serio, questa cosa la si può notare subito dal titolo, quel giocare tra il Kiss e l'assonanza con la parola"kitsch". Lo spettacolo è un viaggio nel passato, precisamente nel 1986, il tutto viene raccontato in maniera piuttosto semplice, il protagonista della scenografia è un telo dove vengono proiettati frammenti dagli anni '80, fondali per ricreare le varie situazioni, come il Mambo, il famoso bar dove si conoscono i protagonisti, piuttosto che per fare atmosfera durante le esibizioni, di tanto in tanto si alternano mini spezzoni video inerenti i protagonisti dello show.
La musica ovviamente è uno degli elementi centrali dell'opera, ben 22 canzoni appositamente riadattate in italiano dei più grandi successi internazionali del tempo, con artisti del calibro de: Bon Jovi, Cyndi Lauper, Madonna, Michael Jackson, e tanti altri, senza dimenticare ovviamente i successi dei Bee Hive.
Ho trovato molto gradevole la parte musicale, anche se forse avrei inserito qualche traccia in più dei Bee Hive, e avrei dato qualche canzone in meno ai comprimari.
Lo spettacolo è diviso in due parti, una più introduttiva, e con più respiro comico, una seconda dove inizialmente si è visto più l'approfondirsi dei rapporti dei personaggi per chiudersi in un bel finale.
Devo dire che personalmente avrei alleggerito la seconda parte, l'ho trovata con meno mordente rispetto alla prima.
Il cast mi è piaciuto molto, in particolare devo citare Andrea Bonati nei panni di Marrabbio, davvero bravissimo, sue le battute più divertenti, l'ho trovato davvero molto in parte. Ho apprezzato anche Thomas Centaro nei panni di Mirko, anche se lo avrei preferito un poco più grintoso, ottimo il Satomi di Alessandro Fortarezza, il cast femminile mi è parso meno incisivo ma non per questo meno dotato di talento, carina la Licia di Silvia Romeo, un po' debole la Marikla di Alessandra Ruta, simpatica la Manuela di Elena Centaro, l'Andrea di Annalisa Longo mi è piaciuto, anche se il mio pensiero fisso per tutto il tempo è stato:"è una donna, è una donna". Ottimo il corpo di ballo, tutti ragazzi grintosi, ben coordinati e con voglia di divertire, coreografati da Bruno Giotta.
Menzione d'onore per il gatto Giuliano, doppiato bene da Francesca Tretto, presente come pupazzo, le sue battute veramente ben scritte; peccato per l'audio non sempre al top, per cui mi sono perso qualche piccolo passaggio.
Devo dire che lo spettacolo mi ha davvero intrattenuto e divertito. Ho trovato bellissime le citazioni di altri anime, come Creamy, o  Jem.
Spero che esperimenti come questi possano trovare più spazio nei nostri teatri, due giorni soltanto di programmazione per un lavoro come questo che ha richiesto un anno di lavoro mi paiono davvero troppo poco. La risposta del pubblico è stata molto buona, lo spettacolo è coinvolgente e davvero divertente in più parti, a tratti pareva di stare a un concerto! Quindi, auguro tanta fortuna a questo cast e mi complimento per il lavoro svolto. Spero di vedere altre cose analoghe in futuro.

Vi lascio a qualche video che ho girato, sperando possano trasmettervi un po' della magia della serata.