mercoledì 29 ottobre 2014

Hot Toys: Capitan Harlock con il trono dell'Arcadia







Bene, bene, sono quasi due anni che non mi regalo una Hot Toys, per chi lo sapesse, sono action figures molto dettagliate, articolate, con vestiti e finiture che replicano personaggi vari, in particolare del cinema, del fumetto e della musica. Posseggo già due Hot Toys, cioè Christopher Reeve in Superman, e Michael Keaton nei panni di Batman, modelli a cui magari un giorno dedicherò un post.
Andiamo al sodo, qui ora scriverò della meravigliosa figure di Capitan Harlock ispirata al film in computer grafica uscito a inizio anno anche da noi.
Devo che inizialmente ho avuto qualche perplessità per quanto riguarda la riuscita del volto, vedendo alcune recensioni mi pareva che non fosse reso perfettamente, ma una volta che ho potuto testare con mano il prodotto ho dovuto decisamente ricredermi, anche se forse una tonalità più chiara della pelle e qualche leggerissima ruga di espressione avrebbe giovato alla riuscita finale del prodotto.
I dettagli sono veramente impressionanti, la doll misura circa 33 Cm, e la trovo lo stato dell'arte, meravigliosa da guardare, quasi una statua da talmente è ben fatta. Ho visto molte Hot Toys nella mia vita, ma questa in particolare ha su di me un fascino incredibile. I vestiti in finta pelle, il mantello, bello anche se non facilmente posabile,  i dettagli dal più piccolo al più grande sono resi davvero molto bene; anche gli stivali, che sono una parte davvero complessa da rendere simili al movie, una volta visti dal vivo convincono appieno. Bellissime le texture dei capelli, e il fatto che sono composti da vari livelli crea una dinamicità molto interessante.

Premetto che di questa figure esistono due versioni, una con il trono (alto ben 38 cm circa) e una senza; ho comprato quella con, anche se la differenza di prezzo è di quasi 100 euro. Per fortuna ho trovato un venditore che mi ha fatto fare un buon affare. Ecco se vogliamo trovare un difetto a questa opera d'arte, risiede proprio nel suo costo, a mio parere un po' alto, soprattutto rispetto alle altre doll della casa che stanno quasi tutte a un prezzo più "abbordabile". All'interno della mega scatola dal bel package troviamo il Capitano, un totale di 6 mani, Tori-san (questa volta non articolabile come quello contenuto nel Medicom ) stand espositivo,  la spada, la pistola. Avrei gradito molto anche la riproduzione del timone dell'Arcadia, sarebbe stato un plus molto interessante.

Se siete fans accaniti come me del Capitano, non lasciatevi sfuggire questo prodotto in nessun modo, che vi sia piaciuto o meno il film in CG, questa rappresentazione di Harlock è qualcosa di impressionante, e da' veramente l'idea di avere davanti la sua incarnazione più realistica mai realizzata in qualsiasi media. Se proprio proprio, potete risparmiare comprando la versione senza trono, che rimane un bell'oggetto, pesante, ben dettagliato, ma che a mio parere non vale certo i soldi richiesti, ma tant'é che sono prodotti di un certo livello che nel breve periodo acquistano spesso molto valore perché escono in tiratura limitata e non vengono mai ristampati.

Una nota a margine, su alcuni portali francesi si sta speculando su un possibile seguito al film in CG di Shinji Aramaki, al momento non ho nessuna sicurezza a riguardo, non credo sia una cosa molto fattibile, ma sperarci non costa nulla.

Ora vi lascio a un po' di foto che ho fatto a questa meravigliosa figure:






Per saperne di più di questo articolo vi consiglio il sito ufficiale Hot Toys:
QUI

giovedì 9 ottobre 2014

Sotto il segno di Harlock - Intervista a Giorgio Bassanelli Bisbal




Il 15 ottobre è una data importante, una di quelle da segnalare sul calendario, perché ritorna al cinema uno dei miti dell'animazione giapponese: Capitan Harlock, ne L'Arcadia della mia giovinezza.
Ho deciso di fare questa intervista a Giorgio Bassanelli Bisbal, direttore del doppiaggio che ha lavorato al nuovo adattamento di questa opera, per capire meglio perché dobbiamo assolutamente andare al cinema a vedere questo capolavoro dell'animazione nipponica.

Ciao Giorgio, è un momento di fermento per l'animazione giapponese in Italia e sicuramente tu sei tra i protagonisti di questo rinnovamento. Come ti senti a riguardo?

Più che rinnovamento direi un bel ritorno, un grande ritorno, soprattutto parlo di ritorno perché qui parliamo di titoli che hanno avuto gloria alla fine degli anni settanta e nei primissimi anni ottanta. Come mi sento? Mi sento da una parte estremamente orgoglioso, perché io stesso sono un grandissimo appassionato, e dall'altra mi sento fortunato e onorato, di poter, in qualche modo, aver preso parte a tutto questo. 


Parlami dell'adattamento dell'Arcadia della mia giovinezza, cosa é stato realmente cambiato rispetto alla vecchia edizione?


Dell'adattamento è stato cambiato molto, perché il precedente, era... (lunga pausa) probabilmente mirato solo ed esclusivamente ai bambini, era censurato; la censura più grande di tutte, per dirne una, è il fatto che Harlock è tedesco, e nel periodo della guerra i tedeschi erano sotto al Reich, e quindi quando Tochiro gli chiede: "Perché piloti un aereo con la croce di ferro", nella vecchia edizione rispondeva qualcosa come:
"Perché ho trovato solo questo", quando in realtà risponde: 
"Per rettitudine verso la mia nazione". 
Capisci da te, che anche i dialoghi sono molto più adulti, invece prima erano stati proprio appiattiti volutamente, alleggeriti nella loro consistenza filosofica. Ora è, posso dirlo davvero, un altro film.
Per non parlare poi del fatto che il doppiaggio era stato fatto da quattro, cinque persone, che si tappavano il naso per camuffarsi la voce. La stessa voce dell'antenato di Harlock era stata praticamente modificata, perché all'inizio del film nel vecchio doppiaggio era Harlock a raccontare del suo antenato, e non il suo antenato a parlare, come in originale. In più, sempre riguardo l'adattamento, Arcadia, è come dire "paradiso", un luogo incantato se vogliamo, e l'Arcadia prende questo nome perché la nave rappresenta un luogo dove tutti vanno d'accordo, dove si sta bene, ecco perché è detta Arcadia; nel vecchio doppiaggio l'avevano chiamata "Alcadia", con la L. Capisci quindi che era doveroso un ridoppiaggio.


Hai trovato qualche difficoltà nello scegliere il cast o sei andato a colpo sicuro?

Devo dire la verità, per trovare il cast sono andato a colpo sicuro, perché diciamo una certa...(pausa) non so nemmeno io come dirtelo, ma da questo punto di vista sento di avere un intuito particolare per le scelte, mettiamola così.

C'é un doppiatore che hai coinvolto nell'Arcadia della mia giovinezza, di cui sei particolarmente fiero?

Bè, sicuramente vado fiero, in generale di tutti, perché tutti, dico TUTTI, dal ruolo più importante, al ruolo secondario, si sono impegnati e sono stati all'altezza; c'è stata, per esempio, una ragazza, Lidia Perrone, che professionalmente, artisticamente, conoscevo poco, e coinvolgerla è stata una scommessa, scommessa che ho vinto, perché è stata molto brava, ha saputo seguire tutte le indicazioni e dare al personaggio quello che doveva dare. Benedetta Ponticelli, altra scommessa, bravissima! Poi se dobbiamo parlare di sorprese, anche se sorprese non sono, Marco Mete è stato strepitoso, Mario Cordova, apre  il film in modo eccelso, ma i due che hanno... (piccola pausa) contribuito ancor più massicciamente alla magia sono stati Massimo Lodolo e Loris Loddi, hanno dato qualcosa di veramente importante al film, perché sono due genialità, e la loro genialità la immettono in quello che fanno, poi accostati a Cinzia De Carolis, a Marco Mete, a Dario Oppido - questo altro per me nuovo straordinario attore - sono tutti strumenti importanti di un'orchestra. Non posso che parlare bene di tutti.




C'è una parte che preferisci nel film?

Bè, devo dire la verità, la scena che mi commuove più di tutte, è la scena in cui lui perde l'occhio, mi ha fatto venire i brividi, è stata toccante, è pura magia... e poi c'è tutto un mio discorso personale su Harlock, io sono un vero, un grandissimo appassionato di Harlock, ho tutte le bobine in Super 8; Harlock per me è stato un simbolo, e ti devo dire la verità, ho sempre apprezzato solo la prima serie, facendo L'Arcadia della mia giovinezza ho capito che anche la seconda serie va vista e l'handicap è proprio l'adattamento e il doppiaggio, mi dispiace dirlo ma è così.


Cosa rappresenta per te Harlock?

Per me Harlock rappresenta l'onore, la parola data, la libertà, e soprattutto la fratellanza. Ecco questo è un concetto molto importante nella mia vita, sono tutti concetti importanti, anche se facendo un paragone tra me ed Harlock, probabilmente lui mantiene la calma molto più di quanto io non sappia fare, ecco. Insomma non sono del tutto un Harlock, mi sento un Harlock a metà. 

Puoi anticiparci a cosa stai lavorando?

Sto lavorando a un film, del regista Refn, regista di DriveBronson, Pusher, un regista molto famoso, il film si chiama Bleeder, ed è un film estremamente crudo e particolare, molto particolare. So che non ha avuto molto successo perché il regista era alle prime armi, ma vedendolo e adattandolo, lavorandoci sopra, mi sono reso conto immediatamente delle grandi qualità di questo autore.




Ci saranno altri grandi ritorni nel campo dell'animazione?

Sì, sto lavorando ai giganti, i robottoni, Goldrake, Mazinga, Devilman, e la cosa che più mi preme annunciare è che finalmente in Italia, vedremo Ufo Robot Gattaiger. Film di animazione che diede l'idea per la creazione di Goldrake.

I tuoi adattamenti sono sempre molto "cinematografici". Si nota l'amore e la passione che ci metti nel doppiaggio dei cartoni, quanto la ritieni una cosa "seria" e adulta.

Ti ringrazio. Non so che intendi per "cinematografici", alla fine io cerco di mettere gli stessi ingredienti in tutti i film di animazione o non di animazione che faccio. Una cosa su cui mi sto battendo molto, e lo faccio nel mio piccolo ovviamente, è eliminare tutta una serie di parole che nella vita reale non si dicono, e che invece vengono ficcate spesso negli adattamenti, come, "fottuto", piuttosto di "cazzo". Perché faccio un esempio:
"Give me this fucking gun", tradotto in italiano è:
"Dammi questa cazzo di pistola", e non:
"Dammi questa fottuta pistola", perché non lo dice nessuno.
"Merda", merda lo dicono i francesi, lo dicono gli inglesi, noi diciamo "cazzo". Tutta una serie di cose che ci troviamo ad ascoltare spesso, nei film, frasi del tipo:
"Fatti sotto", ma chi dice "Fatti sotto?"
Vorrei inoltre eliminare l'uso della lingua inglese, e delle terminologie straniere, perché siamo italiani e dobbiamo parlare italiano, abbiamo una bella lingua difendiamola, non capisco questa moda di usare titoli in inglese; nel mio piccolo cerco di italianizzare tutto ma a volte purtroppo vado contro corrente, contro gli scogli.
Insomma, in più mettici anche che per me l'animazione è una cosa seria, per me gli anime sono arte pura, e se sto lavorando all'arte non posso storpiarla in nessun modo, poi chiaro che fai sempre scelte che possono essere discutibili per alcuni, però fa parte del gioco.


Ringrazio Giorgio Bassanelli Bisbal, per il suo tempo, e per la sua amicizia.

Vi lascio con il trailer dell'Arcadia della mia giovinezza, vi ricordo solo per un giorno al cinema:



Per prenotare il vostro biglietto potete consultare questo sito: http://www.animealcinema.it/capitanharlock