domenica 26 febbraio 2012

Prime impressioni su PSVITA



l nuovo portatile Sony è disponibile da pochi giorni anche in Italia. Per molti una semplice evoluzione della prima PSP, per i più attenti c'è molto altro.

La console è sicuramente all'avanguardia per quanto riguarda la potenza bruta, infatti è quasi paragonabile a una PS3, la cosa non è certo poco contando che è un device portatile.

L'aggiunta dei due analogici rende finalmente più sensata la presenza di molti titoli home, e l'ergonomia, come ho potuto constatare di persona, è piuttosto buona, nonostante sia più grande della precedente console. Lo schermo OLED di 5 pollici è davvero molto luminoso e questa volta è touch screen, la novità vera è che anche nel retro è presente un multi touch, idea sicuramente originale che potrà dare nuovi spunti di gioco.

Tutto molto bello, ma per quanto mi riguarda ho qualche dubbio su questa PSVITA.

Prima di tutto la concorrenza spietata dei tablet e degli smartphone rende dura la vita alle console portatili, secondariamente, nonostante la grafica e le innovazioni portate, c'è davvero bisogno di una PS3 in miniatura che costa quanto una PS3?

Certo rispetto alla prima PSP le innovazioni ci sono, ma questa volta personalmente non sento la spinta nel comprarla, nonostante una line up di lancio di tutto rispetto. Partendo da Uncharted Golden Abyss, veramente impressionante graficamente, a parte qualche scalettatura di troppo, ha una longevità più che buona. Per passare a Virtua tennis 4, sino a Wipeout 2048, gioco di cui ho sentito parlare un gran bene.

Sicuramente sono i giochi a fare il successo delle console, indi semmai comprerò Vita lo farò quando costerà meno e potrà contare su titoli che veramente m'interessano. Bisogna quindi vedere come si evolve il mercato e se in futuro avranno ancora senso le "console portatili". Dal canto mio spero sempre che ci sia spazio per tutti i tipi di device, in modo da soddisfare più utenza possibile.

Nota curiosa: è possibile giocare ai vecchi giochi PSP su PSVITA, il problema è che bisogna scaricarli dal PSN e per ora non ce ne sono moltissimi, vedremo in futuro se ci sarà qualche modifica a riguardo, personalmente di pagare due volte un gioco non ci penso proprio.

Vi lascio a un video con più dettagli sulle caratteristiche tecniche di Vita:


martedì 14 febbraio 2012

Mostra per i 25 anni della Pixar a Milano


Questa mostra è assolutamente da vedere. Visto che oggi, ultimo giorno di apertura, rimane aperta sino alle 24, vi consiglio caldamente di andarla a visionare. La cosa migliore che potete fare è prenotare il biglietto tramite il loro sito:
http://www.mostrapixarmilano.it/
Altrimenti vi aspetta una coda, che nel mio caso è durata ben due ore! Almeno così è stato domenica, immagino che oggi sia anche peggio.

Se posso fare un appunto a questa meravigliosa iniziativa è proprio sull'organizzazione, prima di tutto so di gente che nonostante la prenotazione si è fatta ore di fila fuori per entrare, secondariamente all'interno non si trova nemmeno la più elementare bevanda calda, e visto il periodo non proprio favorevole, direi una grave mancanza.
Altra nota dolente l'ho trovata nello bookshop interno, veramente scarno e a parte il libro della mostra, non c'è niente che non possiate trovare in qualsiasi libreria.

Andando agli aspetti positivi, la cosa che più mi ha colpito, a parte i meravigliosi bozzetti e le sculture, direi assolutamente lo zootropio con i vari personaggi di Toy Story.

Per il resto è stata davvero un'esperienza gratificante, per me che amo la Pixar e l'arte in generale veramente un appuntamento da non perdere.
Quindi un plauso a Milano e al sindaco Pisapia per aver portato questa meraviglia in Italia. Finalmente l'animazione viene trattata con il rispetto e l'importanza che merita.
Spero in altre iniziative analoghe, visto il grande successo di questa, non mi sembra nemmeno una cosa così impossibile.

Vi lascio con l'intervista rilasciata dal regista John Lassetter in occasione dell'inaugurazione della mostra:




Updated: la mostra è ora visitabile a Mantova, presso il Palazzo Te, sino al 10 giugno, per maggiori informazioni cliccate: http://www.mostrapixarmantova.it/

mercoledì 8 febbraio 2012

La verità sul plagio di Michael Jackson ai danni di Albano Carrisi




Questa sera ho avuto la sfortuna di imbattermi per l'ennesima volta in Albano Carrisi che si vanta del "plagio" che Michael Jackson gli avrebbe fatto. Voglio, una volta per tutte, cercare di fare chiarezza su questa storia, visto che il cantante Italiano continua a mentire da anni sulla questione è bene provare a diffondere la verità, che per fortuna appare su molti portali, vedi WIKIPEDIA.

Correva l'anno 1992, leggenda vuole che fu il figlio ad avvisare il padre, Al bano, dell'assonanza tra la canzone di Michael Jackson, Will You Be There, con I Cigni di Balaka, hit (?) di qualche anno prima di Carrisi.
Il cantante di Cellino San Marco, pensò bene di accusare di plagio Jackson.
Certo a un primo ascolto le canzoni si somigliano, peccato che c'è qualcosa che Al Bano nasconde a tutti, cioè che la causa l'ha persa ed è stato pure costretto a pagare le spese processuali. Motivazione? 

La canzone è stata ripresa da entrambi da un vecchio brano afroamericano ormai sprovvisto di copyright, Bless You For Being An Angel datato 1939, del gruppo The Ink Spots. Non mi credete? Provate ad ascoltare voi stessi e ditemi se non ci trovate assonanze:


Bless You For Being An Angel






Will you be there





I cigni di Balaka





Tra l'altro le similitudini maggiori sono proprio tra la canzone originale e quella di Jackson. Come poteva Michael Jackson conoscere Al Bano?? Solo perché condividevano la stessa casa discografica? E quanti artisti Sony esistono al mondo? Fatto sta che è un gran mistero come Al Bano, con una considerevole faccia tosta, continui a tutt'oggi a mentire su questa storia.
Qualcuno diceva che a furia di sentirsi dire una bugia alla fine ci si crede, sarà, ma non è il mio caso.

Sperando di aver fatto un po' di chiarezza in questa triste vicenda finisco con una risata, sentitevi la versione della storia dal simpatico Riccardo Rossi