mercoledì 5 marzo 2008

Bluvertigo - I Still Love You


Mi piacciono molto i Bluvertigo e mi piace particolarmente questa canzone perché in molti punti la sento vicina.

"Siamo molto più insensibili di quanto pensiamo" è tristemente vero, quante parole vuote che ci diciamo nel corso della vita:





Ho capito d'esser pronto ad affrontare una ragazza
quando la mia invidia nei confronti di altri
diventava ormai una cosa insopportabile.
Era stato naturale e poi neanche difficilissimo
inserirmi in un contesto di rapporti e sentimenti ovvi
per il mio essere un adolescente.
Ma ora ho vent'anni
mi sembra una vita
son rimaste poche cose
e ho molti meno amici
qualcosa mi è nuovo
è la paura di essere solo
e il mio amore dov'è?
chi c'è al posto mio?
Siamo tutti più freddi di quanto crediamo
Siamo molto più insensibili di quanto pensiamo
Ci desideriamo, poi ci amiamo
Chissà perchè ad un tratto ci dividiamo
I still love you

Ho studiato come tutti, perchè mi avevano costretto
non ne capivo la ragione
ma ora ti ringrazio, ovunque tu sia.
Qualche volta i miei minuscoli problemi
possono essere state misere cazzate
ma per me erano gravi, ed ora è bello riderne.
Ma adesso ho vent'anni
Mi sembrano mille
Non si perde più il tempo
agli angoli delle strade
qualcosa mi è nuovo
è la paura di sprecarmi



e il mio amore dov'è?

chi c'è al posto mio?

Siamo tutti più freddi di quanto crediamo

Siamo molto più insensibili di quanto pensiamo

Ci desideriamo e poi ci amiamo

Chissà perchè ad un tratto ci dividiamo

I still love you

I still love you

I still love you

I still love you


Purtroppo video interi non ne ho trovati, se non questo spezzone, che comunque rimane il punto che mi piace di più:





5 commenti:

  1. Pare che sia il "periodo delle pause" questo.

    Stacca la spina, caro. Io ti aspetto qua.

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  2. Questa fase di "apatia" mi sembra essere un po' comune a tutti quanti, tranquillo!Ciao, Ale

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  3. quante parole vuote che ci diciamo nel corso della vita

    Ne diciamo anche di piene, però, Moreno, ricordalo.
    E se non vengono, dobbiamo ricordarci che il Silenzio parla, anche se abbiamo disimparato ad ascoltarlo.

    Dei Bluvertigo ritengo "Zero" come album compiuto, soprattutto "Sovrappensiero", "Punto di non arrivo" e "La Crisi", anche se è necessario un superamento di quello stato d'animo che "La Crisi" descrive (Morgan gli dava un riferimento molto "scolastico", per certi versi, da ragazzi).

    Mi aspettavo che Morgan seguisse un percorso un pò diverso. L'ultimo album è molto cervellotico.
    "Canzoni dall'appartamento" era un album molto bello, soprattutto "Me" che è un piccolo capolavoro.

    Mi sa che ti devo preparare una busta…

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  4. grazie a tutti siete stati molto carini...:)

    Piccic, ho tutta la discografia dei Bluvertigo e di Morgan... lo apprezzo molto anche se l'ultimo cd è quello che ho ascoltato meno... quindi non so se condividere in pieno le tue parole, certo è che cervellotico lo è sempre stato e via via sempre di più... tra un pò si capisce solo lui e pochi intimi..:D

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  5. Secondo me non è proprio come dici…

    Certo, l'approccio "intellettuale" c'era dal principio, il che però non vuole dire essere cervellotico.
    Cerco di spiegarmi meglio: "Zero" chiude un pò una ideale "trilogia". Fino a "Metallo non Metallo" c'è il fascino per la contraddizione, l'interesse nel porsi in modo a-morale (non "immorale") per scandagliare le apparenti contraddizioni che l'esistenza mette sotto gli occhi.
    Se ci pensi, forse "So Low-L'Eremita" è la canzone che meglio rappresenta questa fase:


    «Migliorare e seguire l’istinto / sono in contraddizione?
    «Solo, so alone, dovrei fare l’eremita / sarebbe meglio per tutti
    «So low, so alone, vorrei fare l’eremita / ma non ne sono ancora in grado


    I nodi qui, mi sembra, sono due: primo, al Morgan del 1997 sfugge che "seguire l’istinto" verosimilmente è solo metà del processo.
    Forse con "istinto" allude alla condizione umana originaria, preternaturale, ma in questo caso, appunto, la contraddizione tra "istinto" (cosa molto più profonda del banale "animalismo" che le idee della psicanalisi hanno disseminato) e "miglioramento" (termine che certo ha una connotazione morale) all'atto pratico non esiste.
    Secondo, la condizione dell’eremita è osservata ancora da fuori, e quindi l'immagine che viene data è ancora "annebbiata": l'eremita si ritira dal mondo, ma è ancora per "cercare sé stesso", e quindi "non si sente pronto", perché sente che la sua scelta sarebbe, più che un atto di virtù, una fuga dalle responsabilità della propria condizione attuale.

    Da qui Morgan di strada ne ha fatta molta (inclusa la separazione da Asia Argento), ma l'ultimo album a mio avviso segna un pò uno smarrimento in un labirinto fatto più di idee che di situazioni concrete (come erano invece le canzoni dei Bluvertigo).
    Per capirci, lo sento come un intellettualismo piuttosto paralizzante, ma vedremo cosa farà adesso.

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