venerdì 30 novembre 2007

Ciao a Roberto Del giudice

Roberto del giudice



Il 25 novembre si è spento a Roma il doppiatore Roberto Del giudice, per tutti famoso per la voce di Lupin III ma con un curriculum alle spalle che va ben oltre il simpatico ladro.
Se volte dare un'occhiata al suo lavoro vi consiglio di quardare QUI.

Dopo la scomparsa di Enzo Consoli, voce storica di Zenigata direi che è una cosa molto triste per i fans della serie di Lupin.


Eccovi a voi una piccola intervista a Del Giudice:














Una voce fresca e giovanile come poche... Ciao Roberto, ci mancherai molto!

lunedì 26 novembre 2007

Il nascondiglio

Il nascondiglio

Dopo il deludente "La cena per farli conoscere”, Pupi Avati torna con un film degno della sua fama.
Ispirato da un romanzo dello stesso regista, "Il nascondiglio" è senza dubbio un buon Thriller.
Dal sito ufficiale del film la trama in breve:
“22 Dicembre 1957. Durante una tremenda tormenta di neve, una grande casa isolata in una cittadina dell’Iowa è sconvolta da un terribile delitto.
Cinquantacinque anni dopo, in quella stessa casa rimasta chiusa per mezzo secolo, una donna di origini italiane decide di aprire un ristorante.
E’ appena uscita dalla clinica psichiatrica dove è stata ricoverata per quindici anni in seguito al suicidio del marito, ed è decisa a costruirsi una nuova vita, ma non appena mette piede nell’edificio i fantasmi del passato tornano a tormentarla.
Sarà lei, sempre più in bilico tra ragione e follia, a dover scoprire il mistero dei fatti oscuri accaduti tra quelle mura.”

Il film ha un atmosfera che si rifà molto nella sua parte iniziale, nella fotografia e nella colonna sonora agli Horror classici della Hammer senza dimenticarsi di strizzare l’occhio ad Alfred Hitchcock.
Laura Morante, per la prima volta protagonista in un Thriller si dimostra completamente a suo agio nel ruolo. Il resto del cast è di tutto rispetto a partire da un irriconoscibile ma convincente Sydne Rome, a una dimagritissima Yvonne Sciò, sino a un Burt Yung sempre uguale a sé stesso.

La pellicola parte molto bene, con un atmosfera molto cupa e tesa, passa poi a una parte più giallistica, in cui la protagonista cerca di capire cosa è successo realmente nella casa per poi finire
Nell’horror più puro.
A dire il vero la trama è abbastanza prevedibile ma nonostante questo riesce a intrigare e a tenere lo spettatore attento. Infatti l’obiettivo di Avati non è certo costruire un giallo ma un film che trasmetta inquetudine e su questo ci riesce perfettamente.
I sobbalzi sulla sedia non mancano, così come il coinvolgimento.
Peccato per il doppiaggio, non sempre all’altezza e per il montaggio non propriamente da Oscar.
Senza contare che c’è una certa superficialità per come vengono avvicendati i vari personaggi e il finale, un po’ troppo frettoloso e con poco mordente a mio avviso.

Anche la trama presenta diverse ingenuità, ma sorvolate queste cose ci si trova davanti a un buon film che riesce perfettamente nel suo intento.

Un’ultima cosa, pare che ci dovesse essere un altro finale poi tagliato, bè spero proprio che Pupi Avati lo inserisca nel dvd del film, sarebbe un peccato altrimenti!
A questo proposito vi segnalo un concorso presente sul sito del film:



Scrivendo il vostro finale alternativo potete vincere vari premi, in bocca al lupo!






martedì 20 novembre 2007

Vancouver film School

Se siete aspiranti artisti, animatori, attori, registi, ecc. vi consiglio di dare un'occhiata al sito della Vancouver film School.

Una scuola che ha formato artisti che attualmente lavorano per gente come: Pixar, Lucasfilm, Electronic Arts, Ubisoft, Sony BMG (India), HBO Latin America,. Hanno contribuito a film come Lord of the Rings, Narnia, Happy Feet, Ice Age 2, Pirates of the Caribbean: Dead Man’s Chest, e a programmi televisivi come Battlestar Galactica, Lost e Family Guy.

Un curriculum di tutto rispetto per questa scuola, peccato per il costo esorbitante dei corsi.

Da notare che in Italia non esiste niente a questo livello e che chiunque voglia intraprendere una professione simile, o è un genio autodidatta o deve per forza andare all'estero, perché punti di riferimento così forti da noi non esistono.

Vi lascio con qualche video:

















Si ringrazia Rumik per la segnalazione!

giovedì 15 novembre 2007

Castlevania Dracula X Chronicles

Castlevania Dracula X Chronicles



Uscito già da qualche tempo in versione americana, Castlevania Dracula X Chronicles è il primo titolo della famosa serie ad approdare su PSP.

Il gioco è molto interessante per gli appassionati della saga vampiresca, oltre a contenere un remake in falso 3D del capitolo per Pc Engine "Rondo of Blood", contiene anche il famosissimo "Castlevania
Symphony of the Night".

Per alcuni sembrerà la solita minestra riscaldata ma non è affatto così.
Prima di tutto Rondo of Blood non è mai arrivato in occidente e non è mai stato localizzato in una lingua comprensibile. La versione PSP è totalmente tradotta, I testi son stati tutti riveduti.
Symphony of the Night ha un doppiaggio diverso, più vicino all'originale Giapponese, sono stati tolti dei bug e aggiunte alcune cose, la novità più rilevante è Maria come personaggio giocabile una volta finito il gioco. Anche nella versione Saturn di SOTN si poteva usare ma questa volta ha mosse totalmente diverse, più in linea con il personaggio.

Il remake il falso 3D è ben fatto, le musiche stupende come al solito e udite udite, è tornata Ayami Kojima a curarne il chara design! Rispetto all'originale per PC engine c'è qualche aggiunta, dialoghi e varie cut scenes a rendere il tutto più appetibile. Sbloccare tutto non sarà impresa da poco visto che il gioco è piuttosto difficile, se siete abituati agli episodi su DS preparatevi psicologicamente.
La grafica ricorda molto Ultimate Ghost n'goblins anche se alcune volte risulta un pò confusionaria e le texture non sono sempre curatissime, il dettaglio però è quasi sempre incredibile, i colori ben accostati e il chara della Kojima abbellisce il tutto in modo impressionante.
In generale un buon lavoro per Konami e un ottimo auspicio per il futuro della serie su PSP, vendite permettendo ovviamente!


Castlevania Dracula X Chronicles


Spero di vedere altri Castlevania sul portatile Sony e spero che Konami continui in questo senso e abbandoni l'idea di fare capitoli totalmente in 3D, visto che gli episodi su PS2 sono delle ciofeche inenarrabili.

Ricapitolando con questo UMD vi portate a casa 3 giochi: il remake, l'originale per PC engine, e
Symphony of the Night, insomma ne avrete per un bel pò di tempo.
La versione Europea dovrebbe uscire il 14 febbrario 2008 e sarà totalmente tradotta in Italiano!

Accattatevelo!





lunedì 12 novembre 2007

Tifoso ucciso, Ultrà all'assalto



Sparatoria




AREZZO - La tragedia avviene lontano dagli stadi. Ma la morte di Gabriele Sandri, avvenuta per un colpo di pistola sparato da un agente dopo una rissa tra tifosi in un'area di servizio lungo l'A1, nel territorio di Arezzo, diventa la miccia che scatena la guerriglia ultrà in tutta italia. Gabriele Sandri è stato colpito da un proiettile sparato da un agente della Polizia stradale. La ricostruzione del tragico momento, a lungo confusa e difficile interpretare nella giornata di domenica, vede da una parte momenti di tensione tra alcuni tifosi laziali, dei quali faceva parte Gabriele, e due auto con abordo tifosi juventini. Entrambi i gruppi di tifosi, non numerosi, stavano andando a seguire le partitre delle proprie squadre. Qualche insulto, spintoni, un inizio di rissa ha portato all'intervento della pattuglia della Polizia Stradale. Gli agenti, però, erano sull'altra parte del'area di sosta, quella in direzione Sud.. Il tifoso è stato raggiunto da un colpo di pistola a al collo mentre l'auto sulla quale si trovava con gli amici era già ripartita. L'agente che ha sparato ricostruisce il tragico episodio: «Stavo correndo, il colpo è partito: non ho mirato...».  Oggi viene effettuata l'autopsia del ragazzo. Il ministro dell'Interno Amato è intervenuto nella giornata di domenica parlando di «Tragico errore». Ma intanto il tam tam dei tifosi di tutti i gruppi ultrà è pertito e porterà a una giornata di guerriglia in molti stadi e in molte città italiane.

Da corriere.it



Quella che è successa ieri è una delle cose più allucinanti che mi sia mai capitato di sentire.

Non riesco a capacitarmi di certe cose. Ora viene fuori che il poliziotto stava correndo e gli è partito un colpo, e "casualmente" è andato a uccidere una persona che stava dall'altra parte dell mondo rispetto a lui...
Tutto ciò è assurdo, com'è assurda la violenza ingiustificata di questi cosidetti Ultras, non tifosi ma esseri immondi per cui ogni scusa è buona per scatenare violenza e odio.

Questo non è altro che lo specchio di una società arida di valori, fatta di persone che non sono altro che un cumulo di frustrazione e cattiveria. Spero venga fatta chiarezza su questo fatto atroce e che si faccia qualcosa di concreto per fermare questo dilagare di violenza, ma purtroppo so che la mia è una pia illusione e che difficilmente cambierà mai questo stato di cose.


Ero un bambino quando rimasi inorridito dalla strage di Heysel... ma purtroppo 22 anni dopo le cose non sono cambiate molto...










Ciao Gabriele.

giovedì 8 novembre 2007

Un'altra giovinezza

Un'altra giovinezza


Dopo 10 anni di silenzio torna Francis Ford Coppola, con un film tutt'altro che facile.
Un'altra giovinezza, tratto da un libro di Mircea Eliade, edito da Rizzoli.
Parla di un attempato professore aspirante suicida, tale Dominic Matei, interpretato da un superbo Tim Roth, il quale riesce a sopravvive a un fulmine e si ritrova mano a mano ringiovanire e acquistare incredibili facoltà mentali proprio grazie a questo incidente.
Un fulmine che rigenera azichè distruggere, una metafora per il regista che ha ritrovato dopo tanti anni la voglia di raccontare.
Non a caso il professore sul punto di farla finita prima, dopo il fulmine e la convalescenza ospedaliera si ritrova con un vigore mai avuto prima, e riprende il coraggio per portare a termine il libro a cui ha dedicato la vita, uno scritto sulla nascita del linguaggio per cui ha sacrificato tutto, affetti compresi.

Un film lungo, con una prima parte molto interessante e ben raccontata, cala poi nella seconda poco armonica e lenta.

Viene affrontato il tema del doppio, il professore combattuto tra la sua voglia di sapere a ogni costo e il suo amore, la sua parte più dolce. Il tema della ciclicità della vita, o meglio la reincarnazione, la filosofia orientale, la guerra... Risulta veramente difficile collocare questo film in un genere perché tocca molti temi e ha diverse chiavi di lettura.

Un'altra giovinezza va visto più volte per essere apprezzato e compreso in pieno ma il gioco vale la candela?
Nonostante apprezzi sempre chi osa, chi cerca di raccontare cose non scontate o banali, trovo il film un pò troppo criptico e lento, soprattutto ripeto, nella sua seconda parte, a mio avviso il tutto andava un attimo snellito e reso più agile.

Fatto sta che ammiro Coppola per l'essersi messo in discussione, per essere tornato con una pellicola non certo commerciale, per aver osato.

Non me la sento quindi di bocciare questo film, decisamente non per tutti, ma ciò non vuol dire che non sia un buon lavoro, anzi forse le faccie dubbiose in sala sono segno che è un buon lavoro, d'altro canto lo stesso regista sulla sua opera ha detto: "Bisogna dare al pubblico il tempo per metabolizzare un film insolito, anche "Apocalipse Now", del resto, non ebbe un esordio particolarmente brillante. Capisco che le filosofie orientali, la reincarnazione non abbiano lo stesso immediato appeal di "Shrek" e di "Spiderman", ma il successo al botteghino in questo momento non è in cima ai miei pensieri. Mi piacerebbe che la gente giudicasse "Un'altra giovinezza" un'opera nuova e interessante da vedere, e magari da rivedere. La libertà di esprimersi è uno dei pochi vantaggi dell'età e voglio sfruttarlo fino in fondo. Non capisco i miei colleghi che sprecano energie e soldi nei remake quando c'è la possibilità di illuminare la vita di chi ci guarda con idee e linguaggi nuovi".




Ai posteri l'ardua sentenza quindi, vi lascio con il trailer:





martedì 6 novembre 2007

Morto Enzo Biagi

Enzo Biagi






Enzo Biagi è morto stamane a Milano dopo le 8.

Sono triste per questa notizia perché nonostante i suoi 87 anni era uno dei pochi giornalisti che sapeva veramente fare il suo lavoro e una delle persone più intelligenti e ironiche che abbia mai potuto avere l'occasione di vedere in TV.

Basta pensare a cosa diceva in questi giorni sul suo stato di salute:
"Mi sento come le foglie su un albero in autunno... ma tira un forte vento".



Nella sua vita "fortunata", come lui stesso amava raccontare, aveva visto innalzare il muro di Berlino e poi abbatterlo, aveva brindato per necessità alla memoria di Stalin, aveva intervistato Yasser Arafat e Eleonora Roosevelt, tre Kennedy e Willy Brandt, la nipote di Lenin e il cameriere di Hitler.
Le sue inchieste, le interviste, i reportage, sono sempre stati illuminanti per chiarezza, per completezza di informazione e per la capacità di mantenere vivo l'interesse dei lettori, come del pubblico televisivo. In anni segnati dal trionfo del giornalismo-spettacolo, Biagi, fuori dal coro, si è sempre ostinato a proporre "lo spettacolo del giornalismo".



Purtroppo era stato allontanato per 5 anni da una certa fazione politica dalla tv e oggi perdiamo uno dei più grandi giornalisti di sempre.


Voglio ricordarlo così:








 











Si ringrazia per la parte in corsivo: photographers.it

lunedì 5 novembre 2007

25 anni di Thriller

Thriller



Il 3 dicembre 1982 usciva Thriller, un album che avrebbe cambiato per sempre la storia della musica pop.

Pezzi come Billie Jean, Beat it e Thriller, sono rimaste con i loro video nelll'immaginario collettivo e LP con i suoi 104 milioni di copie vendute è entrato di diritto nel guinnes dei primati come l'album più venduto di tutti i tempi.

Tutt'ora Thriller vende qualcosa come mezzo milione di copie all'anno ed è ancora un punto di riferimento per molti artisti.

Michael Jackson
,
l'autore di questo incredibile successo, vede la sua stella decisamente in declino, dopo anni di accuse, di pettegolezzi e di autodistruzione dello stesso.
Spesso ci si è dimenticato di quanto abbia fatto per la musica e ci si è soffermati troppo sul lato meno artistico del personaggio, ma senza Michael MTV non sarebbe ciò che è oggi, così come la musica e i videoclip in generale.
Basti pensare che il video di Billie Jean ha aperto la strada a tutti i musicisti neri, visto che prima di esso MTV non ne mandava! incredibile se pensiamo che era il 1983, non certo il 1800.

Recentemente i media paiono porsi un attimo meglio nei confronti dell'artista e lo stesso Michael pare voler cambiare rotta.

Di Thriller deve uscire una versione decisamente di lusso per festeggiare i 25 anni dalla sua uscita.
Conterrà canzoni inedite scartate originariamente, e un DVD con i video più belli.
La data quando si parla di Jackson è difficile da stabilire, si parla della fine di quest'anno o al massimo per i primi di marzo.

Lo stesso Michael Jackson sta lavorando per promozionare l'evento, recentemente ha posato per L'uomo Vogue ed Ebony.



Michael Jackson Ebony



Si parla anche di un nuovo cd che dovrebbe uscire nel nuovo anno, ci sta lavorando con gente come Kanye West, Will I Am, Ne-Yo. Sinceramente a me tutte queste collaborazioni non piacciono, penso che sia molto meglio se ci sia un produttore al massimo due, il resto dev'essere farina del sacco di Jackson.

Vi lascio con  qualche scatto da Ebony e i video di Billie Jean e di Thriller, quest'ultimo diretto dal grande John Landis, 13 minuti di puro genio, penso il miglior videoclip della storia della musica, il più rivoluzionario senza ombra di dubbio.
Da notare il cameo vocale di Vincent Price, una leggenda del cinema horror.


Welcome back Michael Jackson!



Michael Jackson Willy Wonka!

 

MH ebony

  

MJ






    








venerdì 2 novembre 2007

Ratatouille

ratatouille






Cosa c'è di peggiore che immaginare un topo in una cucina?L'ultimo film Disney/Pixar gioca sui contrasti, su linee sottili ma percettibilissime, e questa volta ha decisamente colpito nel segno.

Il topo Remy ha un sogno, diventare cuoco, grazie al suo olfatto svilupatissimo ha già una marcia in più in  questo senso e stimolato dal grande cuoco Auguste Gusteau il cui motto è "chiunque può cucinare" non esita a mettersi nei guai per cucinare qualche prelibatezza.
Proprio questo suo mettersi in gioco a ogni costo lo porterà a Parigi nelle cucine del ristorante dell'ormai defunto Gusteau, e grazie all'ausilio del giovane Linguini potrà finalmente coronare il suo sogno.

Questo Ratatouille è un film piacevolissimo, girato con grande dovizia di particolari e con una sceneggiatura con più possibilità di lettura.
Adatto a tutti, ognuno ne trarrà qualcosa di diverso a seconda della propria sensibilità, della propria età.

Il topo Remy ricorda per certi versi il personaggio di Patrick Süskind nel Profumo, si parlo proprio di Grenouille. L'accostamento farà storcere il naso a qualcuno ma pensateci, entrambi esilitati dalla società perché diversi, ed entrambi con un olfatto fuori dal comune, ok le analogie forse si fermano qui, ma ho trovato interessante questa cosa e non so se sia del tutto non voluta.

Il film parla di diversità per forza di cose, i topi sono tra gli animali che provocano più disgusto nella maggior parte della gente, e l'integrazione tra uomo e topo ricorda tante lotte razziali che ogni giorno vediamo nei nostri tempi.
Ci sono alcuni momenti di poesia in questo film e penso che sarà una di quelle pellicole che lascerà un segno nella storia della Pixar, e non solo.

Il regista Brad Bird reso celebre da Gli Incredibili, ha fatto un ottimo lavoro davvero e riesce a coinvolgere lo spettatore sin da subito, da notare che uno dei co-sceneggiatori ha lavorato nel fantastico Alla ricerca di Nemo.

La grafica, inutle dirlo, è strepitosa, gli scenari, l'acqua, ogni cosa è resa stupendamente con una grande accuratezza. I personaggi sono tutti ben caratterizzati e a tratti volutamente grotteschi.

Finalmente la Pixar torna a stupire, sono veramente soddisfatto da questa pellicola, ne consiglio assolutamente la visione, a patto che abbiate l'intelligenza e la sensibilità per capire che non esistono più storie per bambini e storie per adulti ma storie per tutti, perché se anche un topo può diventare cuoco, allora anche gli ottusi possono aprire la propria mente alla fantasia.